Rischi economici (REP.CECA)
- Rischio per la crescita economica dovuto all' impatto di shock esterni sulle esportazioni.
- Rischio legato alla vulnerabilità della Corona ceca rispetto agli sviluppi del mercato finanziario nell'eurozona.
- Rischio derivante dal controllo del mercato bancario ceco da parte di Istituti creditizi stranieri.
- Politiche del governo che tendono ad acuire la carenza di manodopera
Rischio per la crescita economica dovuto all' impatto di shock esterni sulle esportazioni.
L ' economia della Repubblica Ceca è fortemente orientata verso le esportazioni. La maggior parte di queste sono dirette verso l' Eurozona (85%); la sola Germania, primo partner commerciale, ne assorbe un terzo. Tale struttura del commercio internazionale lega a doppio filo l' economia ceca alle sorti dei paesi partner dell'UE e alle conseguenze di un'eventuale crisi interna all'Eurozona. Infatti, un rallentamento delle maggiori econonomie europee, Germania in primis, avrebbe ripercussioni economiche negative anche sull'economia ceca.
Rischio legato alla vulnerabilità della Corona ceca rispetto agli sviluppi del mercato finanziario nell'eurozona.
Il corso della divisa ceca ha avuto negli ultimi anni un andamento altalenante rispetto all'Euro. Dopo un lieve apprezzamento nel secondo quadrimestre del 2012, la corona ha perso terreno nei confronti della moneta unica dimostrando vulnerabilità rispetto alle principali valute. Dal 6 aprile 2017 la corona è tornata a fluttuare liberamente sull'euro abbandonando il tasso di cambio di 27 CZK/Euro per quotarsi intorno a 25 CZK/Euro a fine del 2017: politica della Banca Nazionale Ceca per rafforzare la valuta ceca sull'euro. Inoltre, i bassi tassi di interesse applicati si esprimono a favore della domanda di prestiti e della concessione di mutui per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
Rischio derivante dal controllo del mercato bancario ceco da parte di Istituti creditizi stranieri.
Le banche straniere controllano attraverso filiali locali più del 80% del settore bancario. La crisi di liquidità delle società madri potrebbe incentivare un drenaggio di risorse finanziare dagli istituti controllati. Il settore bancario ceco è caratterizzato da un'adeguata solidità ed alta liquidità. Inoltre, data la stretta connessione esistente tra banche straniere e filiali locali, le conseguenze di una crisi nella Eurozona, tra cui un'ulteriore stretta creditizia, potrebbero rapidamente prorogarsi in questo Paese, creando difficoltà alle aziende nell'accesso al finanziamento.
Politiche del governo che tendono ad acuire la carenza di manodopera
L'attitudine verso i lavoratori stranieri tende in genere ad essere negativa soprattutto da parte di un'elevata percentuale della popolazione. Di contro, le aziende qui operanti lamentano la difficoltà di reperire manodopera qualificata causa i lunghi tempi e l'eccessiva burocrazia per ottenere i permessi di lavoro per cittadini extra-UE. Per far fronte alla mancanza di manodopera sul mercato locale, il Governo ceco ha introdotto nel 2016 il nuovo sistema semplificato di visti di lavoro che ha consentito l'ingresso per lavoro di circa 2.000 lavoratori qualificati (operai ed artigiani) provenienti dall'Ucraina.