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Rischi economici (REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD)


Dipendenza dagli investimenti esteri diretti

La Repubblica di Macedonia del Nord dipende in maniera significativa dagli investimenti esteri diretti (IDE) ed il Governo è attivamente impegnato nell'attrazione di tali flussi. La normativa sugli investimenti oltre ad equiparare gli investitori esteri con quelli nazionali, offre degli incentivi particolari.

Attuazione delle riforme strutturali

La Repubblica di Macedonia del Nord ha compiuto passi importanti nel processo di adesione all'UE e nell'armonizzazione della propria legislazione all'acquis comunitario. Tuttavia rimangono molti segmenti da implementare con interventi di medio-lungo periodo, che migliorerebbero l'outlook economico e la percezione del Paese da parte di investitori e creditori esteri.

Aumento del debito pubblico

Secondo la Banca Centrale macedone, il debito pubblico nel mese di giugno è stato pari a 57.9% del PIL (-2% rispetto a dicembre 2022), e ammontava a euro 8.336 milioni.  Il debito pubblico, oltre al debito dello Stato comprende anche i debiti delle società pubbliche, delle municipalizzate e del comune di Skopje. Nello stesso periodo il debito dello Stato ammontava a euro 7.254 milioni corrispondenti al 50.4% del PIL. Con la già menzionata recente riduzione del debito pubblico, il rapporto debito/PIL scende al di sotto del limite del 60% individuato dai criteri di Maastricht.

Aumento del debito estero

Alla fine del secondo trimestre del 2023, il debito estero lordo è stato di 11.080 milioni di euro (+225 milioni di euro rispetto a dicembre 2022), raggiungendo quindi il 78,1% del PIL.

Crescente inflazione

Secondo la Banca Centrale macedone, il tasso d'inflazione nel mese di giugno e' stato pari a 9.3% (-2.0% rispetto al mese precedente). L'alto tasso d'inflazione si deve soprattutto all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari (+18.9%). Il tasso dell'inflazione di base ("core inflation" ) è pari al 8%. Il tasso medio d'inflazione per l'intero periodo gennaio -giugno 2023 e' stato pari a 13.6%. L'inflazione dovrebbe rallentare già a partire dal secondo semestre dell'anno corrente attestandosi nell'intervallo tra 8% e 9% entro la fine del 2023. A medio termine, una volta neutralizzato l'effetto della componente "energia" il tasso di inflazione dovrebbe stabilizzarsi al 3%, che e' la media storica nel caso della Macedonia del Nord. Per quanto al settore bancario, la Banca Centrale prevede un lieve rallentamento dell'attività di credito causa della stretta monetaria negli ultimi mesi.

Ultimo aggiornamento: 25/08/2023