Rischi economici (AUSTRALIA)
- Dipendenza dalle esportazioni e del settore minerario
- Inflazione
- Attacchi informatici
- Rischio bolla immobiliare
Dipendenza dalle esportazioni e del settore minerario
Le materie prime rappresentano una parte significativa dell'economia australiana. Nel 2023, 7 delle 10 voci principali dell'export sono materie prime. Stiamo parlando di minerale di ferro, carbone, gas naturale, oro, minerali grezzi e petrolio. Queste 7 voci rappresentano il 55% delle esportazioni complessive del Paese. I Paesi principali in cui queste materie vengono esportate sono: Cina 35% ,Giappone 21%, altri paesi asiatici 11%, Corea del Sud 10%, India 5% ed Paesi EU al 6° posto con il 3%. La domanda globale di carbone e gas naturale australiano è aumentata in quanto gli acquirenti dell'UE e dei Paesi asiatici cercano di ridurre la loro dipendenza dalle forniture provenienti dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022. È probabile che le esportazioni australiane di carbone e gas naturale verso la Cina continuino ad aumentare nel breve termine.
Inflazione
Il Governo Albanese ha deciso di sostenere il contenimento dell'elevata inflazione attraverso una detrazione immediata dalle bollette energetiche pari a 300 dollari per ciascuna delle 10 milioni di case australiane e di 325 dollari per le piccole imprese del Paese (circa 1 milione). Il bonus energetico è molto simile alla riduzione una tantum delle accise sul carburante deciso dall?allora PM Morrison in vista delle elezioni del 2022. Secondo i calcoli del Governo essa dovrebbe contribuire a ridurre i costi dell'inflazione; secondo alcuni analisti finanziari però è concreto il rischio che essa incentivi ulteriormente i consumi e induca la banca centrale australiana ad ulteriori incrementi del tasso d'interesse. Gli esperti prevedono che l'inflazione dei prezzi al consumo tornerà nella fascia obiettivo della RBA del 2-3% nel 2025-26 dagli attuali livelli (3,8% nel II trimestre 2024).
Attacchi informatici
Nel 2022, l'Australia si colloca seconda tra i Paesi che preferiscono pagamenti cashless piuttosto che in contanti (94% delle transazioni totali) e al 7° posto tra i 193 governi nell'Indice di Sviluppo dell'E-Government delle Nazioni Unite Development Index (EGDI) delle Nazioni Unite. L'alta concentrazione di dati sensibili e denaro nel sistema virtuale attrae molti attacchi informatici sia a privati cittadini che a compagnie. Il rapporto Targeting Scams informa che nel 2022, sono state fatte oltre 500.000 segnalazioni per perdite complessive di oltre 3,1 miliardi di dollari. Nel 2023, le segnalazioni sono aumentate del 18,5% oltrepassando i 601.000 casi, tuttavia con il lancio del National Anti-Scam Centre le perdite riportate di oltre 2,74 miliardi di dollari (una diminuzione del 13%). Info: www.accc.gov.au/national-anti-scam-centre
Rischio bolla immobiliare
L'Australia ha una carenza nell'offerta immobiliare, ovvero un numero di unita' abitative per 1.000 persone piu' basso della media OCSE. Secondo l'OCSE, il livello di offerta di alloggi in Australia era di 420 per 1.000 persone nel 2022.Questo dato è inferiore a quello di Paesi analoghi come il Canada, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Il governo laburista sta lottando per affrontare la crisi degli alloggi, in cui gli affitti privati sono saliti alle stelle anche a seguito di un periodo di forte immigrazione netta. I tassi d'interesse superiori alla soglia di neutralità hanno frenato gli investimenti nell'attività edilizia. La scarsa accessibilità all'acquisto di immobili dovuto all'aumento dei mutui e degli affitti rimane quindi un motivo di preoccupazione per gli australiani e di rischio per il mercato immobiliare stesso.