La politica internazionale del Kenya è fortemente orientata al raggiungimento e alla salvaguardia dei propri interessi economici. Il Paese persegue convintamente i processi di integrazione regionale nell’ambito dell’East African Community (EAC) e, in prospettiva, continentale, tramite l'African Continetal Free Trade Area (AfCFTA, che il Kenya ha ratificato per primo), lavorando allo stesso tempo in vista di accordi di partenariato economico e commerciale con i maggiori partner extra-africani (UK, USA e UE).

Sotto tale lente economicista potrebbero anche essere lette le iniziative keniane di mediazione nei conflitti in Tigray e nell'Est della Repubblica Democratica del Congo. In quest'ultimo Paese, che proprio sotto la Presidenza keniana ha ottenuto di entrare a far parte dell'EAC, il Kenya ha schierato a novembre 2022 un battaglione - parte della forza di intervento regionale sotto cappello EAC - per stabilizzare le province orientali.

L’instabilità della vicina Somalia rappresenta il maggior fattore di criticità esterna per il Kenya, che imputa ai terroristi di Al Shabaab la lesione dei propri interessi economici e della propria sicurezza interna. Per far fronte a tale minaccia, il Kenya opera nel quadro della missione ATMIS (ex AMISOM) in operazioni militari nella parte meridionale della Somalia. Tale suo impegno gli ha conferito ampio credito a livello regionale e internazionale, attirandogli tuttavia l'ostilità dei terroristi che hanno colpito in più occasioni, anche in modo drammatico, in territorio keniano.

Il Kenya ha storicamente caratterizzato la propria politica estera in senso panafricanista e, anche per il fatto di ospitare a Nairobi il terzo Polo ONU più grande del mondo, all'insegna del multilateralismo, con una spiccata sensibilità per i temi ambientali.

Il Kenya ha relazioni privilegiate con gli Stati Uniti, anche in ambito di cooperazione militare, Israele e altre paesi chiave come Cina, India e Sud Africa.

Nairobi intrattiene anche un soddisfacente rapporto con l’UE, grazie in particolare al Dialogo Strategico lanciato a gennaio 2022 e impostato su tre pilastri: pace e sicurezza; sviluppo sostenibile; commercio e investimenti.

Unione Europea, Banca Mondiale, Banca Europea degli Investimenti e African Development Bank mantengono un rapporto proattivo con le autorità del Paese, finanziando diversi programmi governativi di sviluppo economico e sociale.