Quadro macroeconomico (SERBIA)
I dati rilasciati dall'Ente statistico serbo per l'intero anno 2023 forniscono un quadro nel complesso positivo dei principali indicatori macroeconomici.
Il rapporto debito pubblico - PIL è sceso al 52,7% a fine anno (dal 55,2% a fine 2022), mentre il PIL è cresciuto all'incirca del 2,5% (come nel 2022) con una stima al 3,5% nel 2024, secondo le autorità serbe. In aumento il numero degli occupati + 2,2% rispetto all'anno precedente; crescono sia i lavoratori dipendenti che quelli autonomi, unico calo nel settore agricolo (-5,2%), mentre il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre è stato pari al 9% (non ancora confermato il dato annuale).
Secondo l'ente statistico serbo lo stipendio lordo medio (dato aggregato dei settori pubblico e privato) a novembre 2023 ammontava a 123.971 dinari (1057,32 euro, al cambio medio 2023), mentre quello netto medio era di 89.956 dinari (767,21 euro). L’aumento degli stipendi lordi e netti nel periodo gennaio-novembre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è stato pari al 15,0% in termini nominali e al 2% in termini reali.
A dicembre 2023 i prezzi dei beni e servizi, rispetto a novembre 2023, sono aumentati in media dello 0,1%, mentre sono risultati in aumento del 7,6% rispetto a dicembre 2022. L’inflazione annua nel 2023 è stata del 12,1%. Il picco inflattivo nel 2023 è stato raggiunto a marzo, quando si è registrato il +16,2%.
Sul fronte della politica monetaria, da luglio la Banca Nazionale serba (NBS) ha mantenuto stabile al 6,5% il tasso d'interesse di riferimento così come i tassi sui depositi e sui prestiti, rispettivamente al 5,25% e al 7,75%. Ancora in crescita le riserve valutarie, che a fine anno hanno registrato un nuovo record, attestandosi a 24,9 miliardi di euro. Il cambio RSD/EUR si mantiene stabile, con un valore medio di 117,25 dinari per euro nel 2023.
Per quanto riguarda gli IDE, i dati di fine anno parlano di 3,92 miliardi di euro, in calo rispetto al dato 2022 (4,4 miliardi).