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Quadro macroeconomico (CROAZIA)

L’intensificazione in Europa della pandemia del virus Covid-19 nei primi mesi del 2020 e le stringenti misure adottate dalle autorità croate per limitare la diffusione del contagio nel Paese si sono riflesse in maniera drastica sull'attività economica. Sono stati colpiti duramente i consumi, la produzione industriale, gli investimenti, gli scambi commerciali ed il turismo. L'impatto sociale ed economico è stato ulteriormente aggravato dai danni causati dai terremoti che ha colpito Zagabria e Sisak nel 2020.

Per mitigare gli effetti negativi sull'economia, il governo croato ha introdotto misure temporanee per un ammontare complessivo, tenendo anche conto dei loro effetti moltiplicativi, del 15% circa del PIL.

Le ripercussioni della crisi pandemica e dei fenomeni tellurici che hanno colpito il Paese sull’andamento del PIL sono state piuttosto significative: dopo cinque anni di costante crescita (2,5% nel 2015, 3,5% nel 2016, 3,4% nel 2017, 2,9% nel 2018, 3,5% nel 2019) il PIL si è contratto attestandosi a -8,1%.  

Nel 2021 si è assistito ad un’inversione di tendenza, caratterizzata da una ripresa sostenuta dell’economia e da una crescita del PIL (10.4%) nettamente superiore ai livelli pre-Covid 19, sostenuta da condizioni favorevoli di finanziamento, da risorse provenienti dai fondi UE, dal consumo privato e da un’ottima performance del settore turistico e delle esportazioni.

Le previsioni primaverili della Commissione Europea mostrano che nel biennio 2022-3 si assisterà ad una crescita più modesta ma solida del PIL che si attesterà su valori rispettivamente di 3,4 e 3% a causa di un’esposizione limitata dell’economia croata agli effetti della crisi scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il PIL sarà sostenuto dal consumo privato - seppur in misura inferiore rispetto allo scorso anno a causa del rincaro dei prezzi indotto dall’incremento del costo delle materie prime sui mercati internazionali (idrocarburi, gas e cereali) e dall’incertezza dello scenario geopolitico ed economico a livello globale, dalla ricostruzione post-sismica e dagli investimenti pubblici. Sul fronte delle esportazioni si attende una solida domanda di prodotti da parte dei principali partners commerciali della Croazia – seppur in misura inferiore allo scorso anno, mentre l’attività turistica dovrebbe raggiungere livelli pre-Covid 19. Il disavanzo di bilancio dovrebbe ridursi fino al 2,3 e 1,9% nel biennio 2022-3 (rispetto a 2,9% nel 2021 e -7,3% nel 2020). Anche il debito pubblico avrà una tendenza decrescente attestandosi a 76 e 75,7% rispetto a 76,1% nel 2021).

Ultimo aggiornamento: 12/07/2022