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Quadro macroeconomico (ARGENTINA)

Con un Prodotto Interno Lordo (PIL) di circa 640 miliardi di dollari l’Argentina rappresenta la terza economia dell’America Latina, dopo Brasile e Messico. All'interno del suo territorio di 2,8 milioni di chilometri quadrati, il Paese ha un'abbondanza di risorse naturali. Ha terreni agricoli straordinariamente fertili, riserve significative di gas e litio e un enorme potenziale di energia rinnovabile. L'Argentina è leader nella produzione alimentare, con industrie su larga scala, in particolare nell'agricoltura e nell'allevamento di bestiame. Ha anche grandi opportunità in alcuni sottosettori manifatturieri e nel settore dei servizi innovativi ad alta tecnologia.

Le reti dei trasporti stradali, ferroviari, fluviali e aerei sono di buon livello. L’Argentina utilizza energia prevalentemente di fonte idraulica, termica e nucleare. Il Paese esporta prevalentemente materie prime (soia e derivati, petrolio e gas, automobili, mais e grano), con un’industria nazionale protetta e scarsamente competitiva, e da anni “domanda” più valuta straniera (USD) di quanto riesca a guadagnarne, anche a causa della ormai cronica carenza di fiducia degli Argentini nel proprio sistema economico e nella propria valuta.

Nel 2023 l'economia si è contratta dell'1,6%, a causa dei persistenti squilibri macroeconomici e di una grave siccità che ha portato a un calo del 26% della produzione agricola su base annua.

Si stima che il PIL reale si contrarrà di un ulteriore 2,8% nel 2024, a causa del piano di stabilizzazione attuato dal nuovo governo, che prevede il riallineamento dei prezzi relativi e l'eliminazione degli squilibri fiscali ed esterni. Nel 2025 l'economia dovrebbe crescere del 5%, grazie al miglioramento delle condizioni climatiche, agli investimenti nel settore energetico e alla normalizzazione della produzione agricola.

L'inflazione è aumentata bruscamente nel dicembre 2023, per effetto della svalutazione del tasso di cambio ufficiale e della rimozione dei controlli sui prezzi. L'inflazione mensile ha raggiunto un picco del 25,5% a dicembre, per poi scendere al 13,2% a febbraio. Il governo ha attuato misure di protezione sociale che comprendono il raddoppio in termini nominali dei principali programmi sociali (assegno universale per i figli e sostegno alimentare) e bonus straordinari per i pensionati a basso reddito. Sebbene l'assistenza sociale sia ben mirata, il valore reale delle prestazioni sociali, comprese le pensioni e i trasferimenti sociali, è diminuito del 30% su base annua entro febbraio 2024.

Il programma di stabilizzazione dell’economia attuato dalla nuova amministrazione ha prodotto risultati sul versante macroeconomico. Nei mesi di gennaio e febbraio 2024, l'Argentina ha registrato un avanzo fiscale per la prima volta dopo molti anni. Anche l'inflazione sta iniziando a scendere, ma rimane ancora a livelli elevati. Anche il rischio Paese si è ridotto, passando dai 2.100 punti di gennaio ai 1.432 di marzo 2024. Tuttavia, rimane uno dei più alti della regione.

Secondo gli ultimi dati ufficiali nel 2023 la povertà ha raggiunto il 41,7% della popolazione, nonostante il calo della disoccupazione e la ripresa economica registrati in corso d’anno. L'11,9% della popolazione è indigente. Si tratta di un aumento della povertà di 2,5 punti percentuali rispetto al secondo semestre del 2022 e di 1,6 punti rispetto al primo semestre dello scorso anno. L'indigenza, invece, è aumentata di 3,8 punti rispetto a un anno fa e di 2,6 punti rispetto al semestre precedente. Il settore più colpito da povertà e indigenza è quello dei bambini e degli adolescenti: i dati ufficiali mostrano che il 58,4% delle persone di età compresa tra 0 e 14 anni è povero, mentre il 18,9% è indigente.

Fonte: elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale e INDEC - Argentina

Ultimo aggiornamento: 28/05/2024