Nonostante la contrazione economica provocata dalle restrizioni legate al COVID-19, l'economia ugandese continua a presentare buone prospettive di crescita . Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’African Development Bank il PIL ugandese dovrebbe crescere del 4,6% nel 2022 e del 6,2% nel 2023, guidato principalmente dal turismo e dai servizi. 

A causa delle tensioni internazionali, i prezzi delle commodities sono in forte aumento con un conseguente aumento dei prezzi al consumo. Ai rischi legati all’instabilità regionale e globale, si aggiunge l’aumento dei fenomeni avversi provocati dal cambiamento climatico (la scarsità di piogge è particolarmente avvertita nelle regioni settentrionali al confine con il Sud Sudan e in Karamoja al confine con il Kenya). Allo stesso tempo, gli investimenti stranieri privati nel settore petrolifero potrebbero contribuire a sostenere la ripresa della crescita. 

Secondo le valutazioni di BM e FMI, il quadro economico ugandese è nel complesso positivo e l’indebitamento è ancora sostenibile. Dal 2021 lo scellino ugandese continua ad apprezzarsi rispetto all'euro. 

La dirompente crescita demografica altresi’ impedisce un aumento generalizzato del benessere e rallenta inevitabilmente l’aumento del PIL pro capite. Fenomeni di corruzione restano diffusi nonostante l'impegno del Presidente Museveni nel combatterli. Secondo l'ultimo rapporto di Transparency International. l'Uganda si posiziona 144esima (su 180 paesi) per livello di corruzione.