X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Quadro macroeconomico (VIETNAM)

Il Viet Nam e la sua economia, contraddistinti da elevati livelli di stabilità macroeconomica e integrazione internazionale (il Vietnam detiene accordi di liberoscambio con oltre 70 nazioni) hanno registrato nel 2022 un ottimo andamento. Il PIL infatti è cresciuto dell’8% nel 2022 su base annua, che costituisce il maggiore incremento su base annua tra le economie dell’intera area ASEAN.

Le prospettive di crescita economica per il 2023 si attestano intorno al 6.1. L’economia ha avuto una crescita positiva a seguito della fine dell’emergenza pandemica, ma la domanda globale ridotta, la crisi energetica e la diminuzione della domanda interna, causata da condizioni finanziarie più stringenti e un’inflazione in crescita, potrebbero avere effetti negativi in futuro.

Il settore dei servizi ha avuto una crescita positiva anche nel 2022 (+8.1% nel quarto trimestre del 2022), migliore di tutti gli altri settori. Il settore manifatturiero ha subito una decelerazione, parzialmente riconducibile alla minore domanda internazionale. Il rapporto debito/PIL è previsto attestarsi nel 2023 al 40.5%, ben al di sotto del limite legale (60%).

Le stime di crescita sono tuttavia rese incerte dalle conseguenze delle politiche restrittive delle principali banche centrali sulla domanda internazionale.

Nel quarto trimestre 2022, i rallentamenti del quarto trimestre hanno riguardato i settori dei servizi (8.1% rispetto a 19.3% nel Q3), dell’industria (3.6% rispetto a 11.1% nel Q3) e delle costruzioni (6.7% rispetto a 17.5% nel Q3). Al contrario i settori dell’agricoltura, del legname e della pesca hanno avuto un’accelerazione positiva nell’ultimo trimestre dell’anno, da 3.7% (Q3) a 3.9% (Q4).

Il paese è riuscito a proporsi non soltanto come la principale alternativa a basso costo (alla Cina) per le produzioni orientate all’export, ma anche come destinazione di punta per nuovi investimenti ad alto contenuto tecnologico e orientati alla sostenibilità ambientale e sociale. Questa circostanza lascia prevedere un ulteriore aumento di competitività nel quinquennio 2021/2024, specialmente in settori come l’elettronica e la transizione energetica.

Si segnalano comunque alcuni focolai di possibile tensione interna quali la possibile carenza di mano d’opera (in specie specializzata), la forte concentrazione dei beni esportati nel settore “assemblaggio” al seguito di aziende “madri” estere, piuttosto che provenienti da imprese di proprietà (capitale) locale e i rischi legati a una crescita dell’inflazione e a maggiori fluttuazioni dei mercati finanziari.

Rapporto deficit/PIL: il governo vietnamita ha dichiarato un valore inferiore al 4% nel 2021. Lo stesso valore e’ previsto sia nel 2022 che nel 2023.

Il tasso di disoccupazione del Vietnam è salito al 3,72% nel terzo trimestre del 2021, il più alto tasso trimestrale dall'inizio del 2020 (Ufficio generale di statistica GSO), per poi scendere gradualmente al 2.7% a fine 2021 ed essere previsto in ulteriore discesa nel 2022, al 2.4%, e nel 2023, al 2.3%.

In Viet Nam è previsto un tasso di inflazione appena inferiore al 4% nel 2023 e intorno al 3.4% nel 2024. Gli analisti dell’Economist Intelligence Unit prevedono che all’inizio del 2023 l’inflazione tenderà a rimanere appena sotto il 5% ed avrà una decelerazione nella seconda parte dell’anno.

Nel 2023 si prevede che il Vietnam crescerà del 6/6.5%, subendo quindi un rallentamento rispetto ai livelli pre-pandemici (7-8%). Vi sono infatti alcuni fattori, come la diminuzione della domanda internazionale, l’aumento dell’inflazione e condizioni monetarie più stringenti che potrebbero rallentare la crescita economica.

L’agenzia Fitch ha comunque confermato il rating “BB” con un positive outlook per il Paese, grazie all’importante mole di FDI in entrata e a una gestione prudente della politica finanziaria.

Secondo il Dipartimento Generale delle dogane vietnamite, il Paese ha registrato, a gennaio 2023, un surplus commerciale pari a 12.4 MLD di dollari.

Le esportazioni totali del Vietnam (2022) sono arrivate a 371,3 MLD di dollari, a fronte di un aumento delle importazioni pari a 358,9 MLD di dollari con un surplus commerciale di 12,4 MLD di dollari. Nel 2021 il Vietnam ha registrato il maggior incremento di sempre, nelle sue esportazioni nei confronti degli Stati Uniti (+19%), crescita confermata anche nel 2022 con un aumento del 13.6%. A fronte di tale movimento positivo si registra una crescita del deficit commerciale verso la Cina che passa da 54 MLD di dollari a 60 MLD di dollari.

Sono in corso sforzi per modernizzare l’economia, ridurre l'inefficienza burocratica e la corruzione diffusa, sia a livello centrale che provinciale, ma la struttura generale del governo si ritine rimarrà invariata, ivi incluso il ferreo controllo sulle attività dei giornalisti indipendenti e sulle attività on-line.

Ultimo aggiornamento: 15/03/2023