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Quadro macroeconomico (HONG KONG)

Secondo l'Index of Economic Freedom della Heritage Foundation, Hong Kong e' la seconda economia piu' libera del mondo dietro a Singapore. La citta' ha una burocrazia agile ed efficiente, regole certe e una tassazione agevolata. L'adozione di metodi internazionali negli affari, la diffusione della lingua inglese e l'ambiente favorevole all'innovazione tecnologica assicurano la generazione di continue opportunita' negli scambi, negli investimenti e nel reclutamento di personale qualificato. Tutte queste caratteristiche contribuiscono a rendere questo mercato molto appetibile per gli investitori stranieri.

Il settore trainante dell'economia e' quello terziario, che rappresenta circa il 94% del PIL. In questo ambito, i piu' importanti settori dell'economia sono la finanza e le assicurazioni (23% del PIL), la pubblica amministrazione e i servizi sociali (21%), il commercio all'ingrosso e al dettaglio (19%), il real estate e i servizi professionali (10%), i servizi postali, di magazzinaggio e di trasporto (5%).

Hong Kong e' una piattaforma di eccellenza per le relazioni con la Cina continentale e il resto del mondo: il suo porto mercantile e' l'ottavo a livello mondiale per movimentazione di container dietro a Shanghai, Singapore, Ningbo-Zhoushan, Shenzhen, Guangzhou, Qingdao e Busan. Il suo aeroporto, classificato piu' volte come uno dei migliori del mondo, e' uno dei principali hub della regione.

Nell'ottica di un progressivo rafforzamento dell'integrazione economica tra Cina e Hong Kong, nel 2003 e' stato sottoscritto il CEPA (Closer Economic Partnership Arrangement), che comporta l'esenzione dai dazi per una gamma di prodotti e la liberalizzazione graduale di alcuni settori di attivita'. Il 29 agosto 2013 e' stato firmato il Supplemento X del CEPA. La firma dell'Accordo per la liberalizzazione di base del commercio dei servizi tra il Guangdong e Hong Kong ha rappresentato un ulteriore passo in avanti per l'attuazione del CEPA, a cui si e' aggiunto l'Accordo per la liberalizzazione del commercio dei servizi, entrato in vigore il 1 giugno 2016, gli Accordi sugli investimenti e sulla cooperazione tecnica ed economica, entrati in vigore il 1 gennaio 2018, e l'Accordo bilaterale sul commercio dei beni, in vigore dal 1 gennaio 2019.

Il 18 febbraio 2019 e' stato invece pubblicato il piano di sviluppo della Greater Bay Area, considerata una componente chiave della strategia di sviluppo nazionale, in cui Hong Kong appare destinata a rivestire un ruolo centrale.

A livello congiunturale, nel primo trimestre dell'anno il PIL reale ha registrato una flessione del 4% su base annua. L'economia di Hong Kong, che continua a soffrire l'azzeramento dei flussi turistici dalla Cina e dall'estero, che ha messo alle corde l'intero indotto (accoglienza, ristorazione, retail, servizi di trasporto), e' stata duramente colpita dall'ondata Omicron che ha investito la citta' a inizio anno e penalizzata dal deterioramento della congiuntura internazionale. L'aggravarsi delle criticita' legate alle catene di approvvigionamento hanno infatti pesato sia sull'import che sull'export di beni (calati del 5,9% e del 4,5%). Analogamente, l'interscambio nel settore dei servizi ha registrato una flessione del 2,8%. La domanda privata, dal canto suo, e' scesa del 5,4% in ragione delle rigide misure di distanziamento sociale imposte dal Governo per combattere l'epidemia. Del pari, il peggioramento del business sentiment delle aziende ha determinato una contrazione degli investimenti fissi lordi dell'8,3%. Il deterioramento del mercato del lavoro ha infine causato una crescita del tasso disoccupazione, che ha raggiunto il 5%.

A livello previsionale, le prospettive di ripresa sono legate al graduale rientro dell'emergenza sanitaria e alla conseguente ripresa delle attivita' produttive e dei consumi. Le maggiori incertezze sembrano invece derivare dalla complessa congiuntura internazionale (politiche monetarie delle Banche Centrali, conflitto russo-ucraino, tensioni USA-RPC, crisi pandemica in Cina), che potrebbe esacerbare le pressioni inflazionistiche e le criticita' legate ai prezzi delle materie prime e dell'energia, oltre che la difficile situazione delle catene di approvvigionamento.

Ultimo aggiornamento: 04/05/2022