I settori maggiormente rappresentati dalle società italiane che investono nel Regno Unito sono quelli dell’energia, dell’alimentare, della difesa, dell’ingegneria di precisione, industrie creative e digitali (ICT), oltre naturalmente ai settori più tradizionali come quello della moda, dell’arredamento, dei servizi bancari e finanziari, della meccanica e di quello farmaceutico.

Il settore energetico è il primo come fatturato e trova il proprio fulcro nell’ENI e in diverse sue consociate. Il cane a sei zampe, in UK dal 1964, è un attore di primaria importanza nel settore energetico britannico, dove realizza una strategia fortemente diversificata tra oil&gas, rinnovabili, Carbon Capture Storage ed energia da fusione.

Altrettanto rilevanti le attività di ENEL, SNAM e Saipem. Quest’ultima è coinvolta in alcuni tra i più importanti progetti eolici del Paese come anche in diverse attività di decommissioning di piattaforme petrolifere nel Mare del Nord.

Ansaldo Energia ha acquisito nel 2014 per 36 milioni di euro la Nuclear Engineering Services, società impegnata nel più grande programma di smantellamento nucleare nel Regno Unito. A seguito dell’acquisizione, è stata costituita Ansaldo Nuclear, che fornisce apparecchiature alla maggior parte delle centrali nucleari del Regno Unito e detiene tre siti produttivi.

Si segnala inoltre Prysmian, che, tra fine 2023 ed inizio 2024, si è assicurata due importanti appalti pubblici per l’installazione di cavi elettrici.

Il settore della difesa è il secondo più importante, rappresentato dal gruppo Leonardo, da Iveco Defence Vehicles e da Fincantieri, mentre quello degli autoveicoli si pone al terzo posto con i diversi marchi del Gruppo Stellantis. Il settore degli elettrodomestici vede in primo piano il gruppo Merloni (Indesit), il gruppo Candy (con il marchio Hoover) e il gruppo De’Longhi (con il marchio Kenwood), mentre quello della componentistica elettrica ed elettronica annovera tra le aziende principali la Telemar UK (dell’impresa italiana Telemar).

Fondamentale anche il settore alimentare dove si segnala la presenza di Ferrero, secondo investitore italiano in UK, con diversi stabilimenti produttivi, e NewLat.

Anche il settore finanziario costituisce uno dei fulcri principali nei rapporti economico-bilaterali tra i due Paesi, in quanto Londra è la prima piazza finanziaria a livello globale, nonché luogo d’origine per investimenti diretti esteri in Europa anche da parte di numerosi investitori asiatici e del Nord America. I principali gruppi bancari italiani (in particolare Unicredit, Intesa-San Paolo e Banca IMI Mediobanca) sono presenti con proprie filiali nella City.