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Politica interna (RUSSIA)

Il quadro politico complessivo è caratterizzato da relativa stabilità, ma non si può escludere un suo progressivo peggioramento a causa della guerra di aggressione non provocata, ingiustificabile e contraria alle più elementari norme del diritto internazionale della Federazione Russa contro l’Ucraina e delle crescenti difficoltà economiche generate dalle sanzioni adottate a carico della Federazione Russa, che si innestano su un quadro macroeconomico già caratterizzato da limiti strutturali. Il sistema politico russo è caratterizzato da un alto grado di accentramento, nonostante la struttura federale dello Stato. Alla Presidenza della Federazione è affidato un ruolo centrale nella conduzione della vita politica del Paese. Il partito “Russia Unita” del Presidente Putin è stato confermato partito di maggioranza della Duma di Stato all’ultime elezioni del settembre 2021. Il Presidente Putin continua a godere di un consenso elevato che, stando agli ultimi sondaggi indipendenti condotti in Russia, sembra essersi ulteriormente rafforzato dall’inizio della guerra. Il prossimo appuntamento politico di rilievo sono le elezioni presidenziali del 2024.

Sotto il profilo della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, in particolare delle libertà di espressione, associazione e riunione pacifica e della libertà dei media, il quadro complessivo ha fatto registrare un netto peggioramento nelle ultime settimane, anche con attacchi contro organi di informazione stranieri (come quello contro il quotidiano italiano La Stampa) che l’Italia condanna con fermezza. La Duma di stato ha di recente adottato provvedimenti fortemente restrittivi della libertà di stampa. Particolarmente significativi a questo riguardo i provvedimenti legislativi volti a: rafforzare ed estendere il perimetro applicativo della legge sui c.d. agenti stranieri; punire, anche con sanzioni penali molto severe, coloro che si rendano responsabili di dichiarazioni che danneggino la reputazione delle Forze Armate russe (legge sulle c.d. fake news) ovvero esprimano opinioni volte ad assimilare il Governo della Federazione Russa o l’Unione Sovietica alla Germania nazista. I due suddetti provvedimenti si applicano a tutti coloro che sono soggetti alla giurisdizione russa, non solo quindi a cittadini della Federazione stessa, ma anche agli stranieri. Negli ultimi 2 mesi è stato inoltre sospeso l’accesso generalizzato ai principali “social media” riconducibili al Gruppo statunitense “Meta” (dichiarato organizzazione estremista), è stata sospesa l’attività di numerosi mezzi di informazione russi (motori di ricerca, testate online e siti generalisti) ed è stato bloccato l’accesso dalla Russia ad alcuni media stranieri. Si è inoltre intensificata la repressione delle proteste pacifiche e i difensori dei diritti umani, esponenti della società civile, ONG indipendenti, giornalisti e operatori dei media subiscono attacchi, intimidazioni e arresti. È stato anche chiusa "Memorial", una delle organizzazioni per i diritti umani più autorevoli del paese, in applicazione della legislazione sugli "agenti stranieri".

Ultimo aggiornamento: 28/04/2022