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Politica interna (PAESI BASSI)

I Paesi Bassi sono una monarchia costituzionale dal 1815. A partire dall'inizio del XX secolo, il sistema politico si è sviluppato dando vita ad un paese liberale e tendenzialmente laico.

Il 28 gennaio 2013 la Regina Beatrice annunciò che avrebbe abdicato, dopo 33 anni di Regno, a favore del figlio Guglielmo Alessandro. Il 30 aprile 2013 si svolse la cerimonia di investitura presso la Nieuwe Kerk di Amsterdam in cui il Re giurò di fronte agli Stati Generali fedeltà alla Costituzione, mentre i Parlamentari giurarono sul legame indissolubile con la Monarchia e fedeltà alla Costituzione.

Il 15 marzo 2017 si sono svolte le ultime elezioni politiche per il rinnovo della Seconda Camera (Deputati) degli Stati Generali (Parlamento). La Prima Camera, che invece è eletta a suffragio indiretto dai Consigli delle 12 Province, è stata invece rinnovata nel maggio 2015, a seguito delle elezioni provinciali nel marzo dello stesso anno.

Il voto ha mostrato una maggiore frammentazione del panorama politico olandese: il numero di partiti rappresentati nella Seconda Camera è salito da 11 a 13, un record storico, mentre il maggior partito, il VVD del Premier uscente Rutte, ha raccolto 33 seggi, pari ad appena il 22% di quelli complessivi, contro i 39 raccolti nel 2012. I cristiano-democratici del CDA hanno ottenuto 19 seggi, così come i liberal-progressisti del D66. Invece, i laburisti del PvdA, che erano al Governo con il VVD nella precedente legislatura, sono crollati da 38 a 9 seggi. Pertanto, il numero di partiti necessari alla formazione del nuovo Governo è salito da due a quattro.

Il tracollo del PvdA nelle elezioni di marzo e la riconferma del VVD come primo partito, nonostante il calo di consensi, hanno riconfermato il mandato naturale di Mark Ruitte a formare il terzo governo. Il 26 ottobre 2017 si è insediato il terzo Governo presieduto da Mark Rutte (Rutte III), formato da una coalizione di quattro partiti: i Liberal Conservatori (VVD), i Cristiano Democratici (CDA), i Liberal Progressisti (D66) e l’Unione Cristiana (CU). La formazione del governo ha richiesto oltre sette mesi, nei quali il precedente esecutivo Rutte II ha continuato a guidare il Paese con la coalizione a due formata nel 2012 dal partito liberal-conservatore VVD e dal partito laburista PvdA.

Il 15 gennaio 2021 il Premier Rutte ha rassegnato le dimissioni a seguito della vicenda dei sussidi, secondo cui l’Agenzia delle Entrate ha ingiustamente accusato di frode migliaia di genitori beneficiari di sussidi per l’asilo nido basandosi per tali accuse su un sistema discriminatorio di controllo.

La decisione di rassegnare le dimissioni è stata presa dal Governo nel suo insieme. Il Ministro dell’Economia e del Clima, Eric Wiebes, ai tempi dello scandalo Sottosegretario alle Finanze e quindi direttamente responsabile dell’Agenzia delle Entrate, tuttavia ha preso la decisione “personale” di rassegnare le dimissioni. A lui è succeduto Bas van ’t Wout, precedente Sottosegretario agli Affari Sociali.

Il governo dimissionario continuerà a occuparsi della gestione dell’ordinaria amministrazione e della crisi derivante dalla pandemia Covid 19, impegnandosi ad una pronta compensazione per i genitori vittime dello scandalo ed ad elaborare riforme per prevenire il ripetersi di simili incidenti. Si prevede ad oggi che le elezioni si svolgano regolarmente il prossimo 17 marzo.

Ultimo aggiornamento: 02/02/2021