L'Uganda e' una democrazia parlamentare (unicamerale) a spiccato carattere presidenziale. Dal 1986 governa il "National Resistance Movement" (NRM) guidato dal Presidente Yoweri Kaguta Museveni, cui e' demandata la nomina del Governo. Le ultime elezioni presidenziali e parlamentari si sono svolte il 14 gennaio 2021 ed hanno visto la vittoria del Presidente Museveni, con un discreto margine sul principale oppositore, Robert Kyagulanyi Ssentamu (alias Bobi Wine).

La campagna elettorale è stata inoltre caratterizzata da atti intimidatori delle forze di sicurezza, indebite limitazioni della libertà di riunione ed espressione, arresti e attacchi nei confronti dei partiti di opposizione e dei loro sostenitori. Nonostante permanga una forte tensione tra il partito di Governo (NRM) e i partiti di opposizione (in primis il NUP - National Unity Platform di Bobi Wine), la riconferma del Presidente Museveni alla guida dell'Uganda ha riportato un clima di maggiore calma nel panorama politico interno. 

Le dinamiche politiche restano aperte al libero dibattito, sebbene la supremazia elettorale del NRM produca un sistema non esente da clientelismi, ove non di rado sussistono confusioni fra Stato e partito di maggioranza, a causa soprattutto della mancanza di fatto d'una alternanza al potere. Si registra un deterioramento dello spazio per i media: secondo il World Press Freedom Index, l'Uganda ha perso 7 posizioni rispetto al 2021, piazzandosi 132esima nel ranking 2022. La polizia e' accusata di atti di intimidazione nei confronti dei giornalisti critici dell'operato del governo. Diffuse sono anche le limitazioni governative della libertà di espressione online e i casi di  "autocensura".