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Politica interna (VIETNAM)

Il sistema politico è monopartitico, il potere è nelle mani del partito Comunista del Vietnam (PCV), guidato dagli eredi di Ho Chi Minh. Tuttavia, il regime vietnamita si distingue da sistemi analoghi per il carattere relativamente dialettico, dovuto fra l’altro all’assenza di un leader unico. Il Paese è governato da una troika, composta dal Segretario Generale del Partito - principale carica istituzionale – dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro. Altro ruolo chiave è quello del Presidente dell’Assemblea Nazionale.

Il Doi Moi (rinnovamento), processo che secondo alcuni ha significato il passaggio dallo Stalinismo al capitalismo, ha segnato la linea guida dello sviluppo del paese dal 1986.

Dalla fine degli anni 80, il PCV ha dovuto confrontarsi con la disaffezione delle nuove generazioni, estranee alla propaganda della guerra e dell’indipendenza e sensibili a modelli culturali ed economici alternativi.

Nguyen Phu Trong, gia’ Presidente della Repubblica dal 2018 al 2021 e Presidente dell’Assemblea Nazionale dal 2006 al 2011, mantiene dal 2011 la carica di Segretario Generale del PCV, che gli è stata riconfermata in occasione dell’ultimo Congresso del Partito Comunista Vietnamita nel 2021.

Nguyen Xuan Phuc, Presidente della Repubblica del Vietnam dal 2021, si è invece dimesso da quest’ultimo incarico nel gennaio 2023. Con le sue dimissioni, la carica e’ attualmente vacante.

Phạm Minh Chính è dal 2021 il Primo Ministro del Vietnam, mentre Vương Đình Huệ è il Presidente dell’Assemblea Nazionale.

Gli indicatori dell’Economist Intelligence Unit, prevedono, per il periodo 2019-2023 un mantenimento della leadership comunista, nonostante le pressioni internazionali volte a favorire una maggior partecipazione cittadina alla vita politica.

L’attuale Governo è formato dal PM, 5 Vice Primi Ministri, 20 Ministri, il Governatore della Banca Centrale e l’Ispettore Generale del Governo (aventi rango di Ministro).

Permane alta l’attenzione dell’opinione internazionale in merito alla libertà di espressione e di associazione e alla gestione del dissenso. Nonostante ciò, negli ultimi anni sono state imposte pene più severe per reprimere le attività dei dissidenti e le espressioni di malcontento. Questo è anche l’obiettivo della legislazione sulla sicurezza informatica del 1 gennaio 2019) che richiede alle compagnie straniere di telecomunicazioni di rimuovere, entro 24 ore, contenuti che il governo considera inappropriati.

Ci si attende che il PM Chinh continui a dar priorità alla lotta alla corruzione, e alle tematiche ambientali, sempre più al centro del dialogo politico vietnamita.

Ultimo aggiornamento: 27/01/2023