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Politica interna (HONG KONG)

Hong Kong e' una Regione Amministrativa Speciale della Repubblica Popolare Cinese e, come tale, gode di un alto grado di autonomia. L'ordinamento giurisdizionale di Hong Kong e' infatti svincolato da quello della Cina continentale e continua a fondarsi sui principi di Common Law ereditati dalla tradizione giuridica britannica. Secondo la Basic Law, la mini-costituzione di Hong Kong, la citta', ove vige un sistema economico liberista e sono garantiti diritti e liberta' non riconosciuti nel resto della Cina, e' destinata a mantenere il suo status fino al 2047.

Il sistema di governo della RAS poggia su tre organi principali: il Consiglio Legislativo (LegCo), il Chief Executive (che guida l'Esecutivo) e la Magistratura.

Il potere del LegCo si sostanzia nell'approvazione dei disegni di legge presentati dall'Esecutivo, nel voto sul bilancio e in attivita' d'indirizzo e controllo sul Governo. Il 30 marzo 2021, il Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo cinese ha approvato la riforma del sistema elettorale, che prevede un incremento dei legislatori da 70 a 90: 40 di essi scelti dal Comitato Elettorale che presiede alla designazione del Chief Executive, 30 dai cosiddetti "collegi funzionali" in rappresentanza delle categorie professionali locali, e 20 eletti col metodo proporzionale e a suffragio universale diretto nei cosiddetti "collegi geografici". Per poter correre alle elezioni, ogni candidato deve inoltre essere esaminato da una commissione e da un comitato di revisione incaricati di valutarne l'eleggibilita'. Le elezioni del 19 dicembre 2021 hanno sancito l'inevitabile uscita di scena di un'oppozione gia' decimata da indagini, arresti e fughe all'estero e l'occupazione di 89 seggi su 90 da parte dello schieramento pro-Pechino.

A capo del potere esecutivo siede il Chief Executive, la cui nomina, ratificata da Pechino, e' frutto della designazione di un Comitato Elettorale di 1.500 membri pro-establishment. Il 1 luglio, in occasione del venticinquesimo anniversario del ritorno della citta' alla Cina, e' entrato in carica il sesto Governo di Hong Kong, presieduto dal nuovo Chief Executive John Lee. Nel suo discorso d'insediamento, egli ha confermato l'impegno dell'Amministrazione a dare attuazione alle quattro grandi linee d'indirizzo espresse dalle autorita' centrali: un'amministrazione piu' efficiente; maggiore integrazione economica con la Cina continentale, salvaguardando la vocazione internazionale di Hong Kong; migliori condizioni di vita per la popolazione; armonia e stabilita' nel quadro della controversa legge sulla sicurezza nazionale, le cui disposizioni sono state pensate per realizzare un apparato di sicurezza ad hoc che prevenga, sopprima e persegua atti di sovversione, separatismo, terrorismo e collusione con Paesi esteri. Secondo molti osservatori, tuttavia, la legge (assieme alla riforma del LegCo) mina gravemente la liberta' di stampa, sopprime la liberta' di espressione delle istanze politiche pro-democrazia e lo spazio di manovra dei movimenti di protesta e rischia di compromettere l'indipendenza della magistratura.

Ultimo aggiornamento: 12/07/2022