Politica economica (UNGHERIA)
Negli ultimi anni, l'Ungheria ha adottato una serie di misure volte a stimolare la crescita, migliorare la competitività e a garantire la stabilità finanziaria. Gli obiettivi contenuti nel Programma di convergenza 2024-2028 prevedono, come in passato, il mantenimento delle prospettive di crescita, delle retribuzioni e pensioni, l’adozione di misure per garantire l’occupazione, il sostegno finanziario alle famiglie, il potenziamento delle capacità di difesa nazionale. Tra le altre priorità, l’Ungheria si prefigge di ridurre la dipendenza energetica e di sostenere la transizione verde e digitale.
L'orientamento di fondo della politica di bilancio del Paese è quello di comprimere la tendenza della crescita della spesa corrente e di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche nel medio termine. La prevista ripresa della crescita in un contesto di disinflazione dovrebbe rafforzare la posizione di bilancio in termini di entrate. Al riguardo, secondo le previsioni, la stabilità dei prezzi, l’allentamento delle misure cautelari dei consumatori, l’andamento favorevole del mercato del lavoro, potrebbero favorire la crescita dei consumi. Con il miglioramento delle condizioni d’offerta del credito il Programma prevede, con la ripresa dei progetti di sviluppo, un aumento della capacità d’investimento delle imprese. È inoltre prevista l’adozione di misure per favorire investimenti, finanziati attraverso un apposito fondo pubblico, per sostenere l’innovazione, l’incremento della competitività, lo sviluppo industriale e infrastrutturale.
Per quanto riguarda la gestione del debito è prevista la riduzione dell’esposizione verso l’estero, il contenimento della quota di indebitamento in valuta estera e l’aumento della durata media residua del debito. Quanto alle prospettive di bilancio, nel periodo 2025-2028 è previsto un aumento del gettito fiscale e il trasferimento di risorse a valere sui fondi europei.
Sul piano sociale, oltre alle politiche a favore della natalità, sono previste nell’ambito del sostegno alle famiglie nuove misure relative al finanziamento pubblico agevolato per l’acquisto di immobili, il mantenimento di massimali sui prezzi dei beni energetici, agevolazioni fiscali, inclusive delle esenzioni IRPEF riconosciute alle madri con figli e ai giovani lavoratori sotto i 25 anni. Riguardo alle pensioni sono previsti adeguamenti, il versamento della tredicesima mensilità e l’introduzione di un bonus in caso di crescita del PIL superiore al 3,5%. In relazione agli aumenti delle retribuzioni nel settore pubblico che riguarderanno in particolare i comparti della sanità, istruzione, difesa e pubblica sicurezza, la copertura della spesa sarebbe in parte assicurata dalle maggiori previsioni di entrata.
L'Ungheria presenta al momento squilibri di finanza pubblica ampliati dalla fase recessiva registrata nel 2023. Il deficit di bilancio e il rapporto debito pubblico/PIL rimangono al di sopra dei livelli del 2019.
L’adozione delle politiche contenute nel Programma potrebbe favorire una crescita sostenibile e inclusiva. La ricostituzione delle riserve attraverso un piano di aggiustamento fiscale sosterrebbe la Banca centrale nel processo di disinflazione e contribuirebbe a ridurre il deficit di bilancio al di sotto del 3% entro il 2026, consentendo al Paese l'uscita dalla procedura per disavanzo eccessivo dell'UE. Tale aggiustamento dovrebbe inserirsi in un processo di bilancio a medio termine, con una struttura delle entrate più efficiente e una spesa favorevole alla crescita.
Riguardo alla politica monetaria, i margini per ulteriori tagli del tasso di riferimento nell’anno in corso appaiono limitati in quanto le pressioni inflazionistiche rimangono elevate. Per avvicinare l'inflazione all'obiettivo del 3% stabilito dalla Banca centrale, si prevede anche nel prossimo anno una politica monetaria restrittiva.