Politica economica (IRLANDA)
Essendo quella irlandese un’economia piccola, aperta e fortemente dipendente dagli investimenti esteri diretti (FDI) per quanto riguarda crescita e occupazione, essa è soggetta alle fluttuazioni economiche e alle politiche esterne. Per questo motivo il governo deve affrontare molte sfide di politica economica. Dopo anni di austerità fiscale, si trova ora a gestire forti pressioni ad accelerare l’inversione dei tagli alla spesa pubblica che erano stati introdotti durante la crisi finanziaria e a ridurre le tasse sulla classe media.
La robusta ripresa dell’economia ha offerto al Governo lo spazio per l’adozione di un una politica fiscale maggiormente espansiva a partire dal 2015.
A seguito della gravissima crisi finanziaria, nel novembre 2010, il precedente Governo aveva concordato con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale un ‘pacchetto’ di aiuti di 85 miliardi per la ristrutturazione del sistema bancario e a sostegno del bilancio pubblico. L’Irlanda ha attuato tali misure nei tempi previsti e il deficit di bilancio è sceso da un picco pari al 32% del PIL nel 2010 allo 0,3% nel 2017. Per il 2019 è atteso che salga, ma che rimanga intorno allo 0,8% negli 2020-23.