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Politica economica (HONG KONG)

I rigidi vincoli di finanza pubblica dettati dalla Basic Law rappresentano tradizionalmente un limite alla capacita' dell'Amministrazione hongkonghina di orientare lo sviluppo della citta' e di far fronte alle sue emergenze sociali. Gli stanziamenti annui devono infatti rispettare i principi di sana gestione finanziaria di cui all'Articolo 107 della Basic Law: contenimento della spesa nei limiti delle entrate, realizzazione dell'equilibrio di bilancio e attuazione di un budget le cui dimensioni siano commisurate al tasso di crescita del PIL. Le misure di politica economica rispondono dunque alla necessita' di ottimizzare l'utilizzo delle risorse e di mantenere una solida disciplina fiscale nell'ottica della salvaguardia dell'attivo delle finanze pubbliche.

La pandemia ha tuttavia imposto l'adozione di una politica fiscale meno restrittiva, che ha portato l'Esecutivo ad approvare nel corso del 2020 e del 2021 una serie di misure straordinarie a supporto delle imprese e della collettivita' e a tutela dell'occupazione. Gli stimoli pubblici hanno cosi' determinato il primo deficit fiscale in 15 anni, che, in considerazione della necessita' di sostenere un'economia gravemente danneggiata dagli effetti della crisi sanitaria, secondo proiezioni governative si dovrebbe protrarre per tutto l'anno fiscale in corso.

Per far fronte all'emergenza Omicron che ha investito la citta', il budget per l'esercizio 2022-2023 presentato il 23 febbraio dal Financial Secretary, Paul Chan, destina buona parte delle risorse alla lotta alla pandemia e al sostegno alla collettivita' e alle imprese.

Per dare attuazione alla politica del "contagio zero" sul modello cinese, un terzo dei 20 miliardi di euro che compongono il bilancio saranno utilizzati per acquistare vaccini e altro materiale medico, rafforzare le attivita' di diagnosi e tracciamento, costruire strutture deputate all'isolamento dei positivi e incrementare gli organici del sistema sanitario. Un terzo del bilancio sara' invece impiegato per sostenere i consumi tramite l'erogazione universale di un bonus da 1.000 euro per ciascun residente. E' poi prevista un'articolata congerie di incentivi, detrazioni, esenzioni e sussidi a favore di cittadini e aziende, intesi a ridare fiato alla collettivita' e, in particolare, alle PMI, fiaccate da oltre due anni di isolamento forzato dal mondo e dal rallentamento della domanda interna.

Nel quadro delle politiche di medio-lungo periodo, la legge di bilancio propone interventi volti a rafforzare Hong Kong come piazza finanziaria di rilevanza globale e come polo della ricerca scientifica e tecnologica. Da un lato, vengono adottati accorgimenti volti a favorire il collocamento delle grandi aziende tecnologiche sul mercato dei titoli locale, ad ampliare l'emissione di Green Bonds e Retail Bonds e a raffozare i canali di collaborazione con le piazze di Shanghai e Shenzhen. Dall'altro, saranno aumentati gli investimenti in ricerca e innovazione in settori come la salute, le biotecnologie e l'intelligenza artificiale e ampliati gli incentivi volti a favorire l'imprenditoria tecnologica e la nascita di nuove startup in ambito universitario.

La legge di bilancio, dunque, investe per consolidare i punti di forza di Hong Kong nel quadro delle strategie di sviluppo nazionale. Se la citta' rimane l'imprescindibile connettore finanziario tra la Cina e il resto del mondo, le sue eccellenze nel quadro della ricerca e sviluppo appaiono funzionali alla sua progressiva integrazione nell'ambito della Greater Bay Area, uno dei motori dell'innovazione scientifica e tecnologica cinese. Risponde a questa logica l'istituzione di un fondo con una dotazione pluriennale di 10 miliardi di euro, destinati a finanziare la realizzazione delle infrastrutture della "Metropoli del Nord", il mega progetto urbanistico destinato, in prospettiva, a fondere Hong Kong con la vicina citta' di Shenzhen.

Ultimo aggiornamento: 06/03/2022