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Governo Italiano
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Politica economica (MAROCCO)

I settori produttivi di punta del Marocco sono: le produzioni agricole (cereali, ortofrutta, prodotti ittici), la filiera automobilistica, l'estrazione e la lavorazione dei fosfati, l'industria della trasfromazione alimentare, la componentistica aeronautica, i prodotti in pelle, tessili, edilizia, produzione di energia da fonti rinnovabili, turismo. Rabat mira inoltre a sviluppare un’industria estrattiva non limitata al settore dei fosfati, e ad avviare attività di ricerca di petrolio e gas naturale. Oltre 30 compagnie appartenenti al settore energetico hanno avviato attività di esplorazione sia on-shore che off-shore. Notevole importanza viene attribuita allo sviluppo delle energie rinnovabili, allo scopo di ridurre la dipendenza energetica del Paese. Oltre al settore energetico, il Governo si prefigge di modernizzare il settore finanziario (nutrendo l’aspirazione di trasformare Casablanca in un centro finanziario per tutto il continente africano) e quello delle grandi opere infrastrutturali. Ulteriore volano di crescita è il turismo, che ha sperimentato incoraggianti incrementi dei flussi provenienti soprattutto dall’Europa, in particolare dall’Italia, grazie alla contestuale flessione di alcuni mercati concorrenti (Tunisia ed Egitto) a seguito degli eventi della Primavera araba. Un ruolo determinante sta avendo e avra' nei prossimi anni anche il turismo cinese, le cui presenze sono passate da 15.000 nel 2015 a 180.000 nel 2018 (+1.000%). La manovra finanziaria approvata con la legge di bilancio 2020 si pone in perfetta continuità rispetto all’esercizio precedente, confermandone sostanzialmente la portata, gli equilibri di spesa e gli obiettivi. Anche la legge 2020 mira infatti a sostenere le politiche sociali (quest’anno con un’attenzione particolare all’istruzione), ridurre le ineguaglianze sociali e territoriali e dare impulso agli investimenti e allo sviluppo del settore privato. Le principali novità della finanziaria appena approvata sono da ricercare nelle misure fiscali che essa prevede, frutto del tentativo del Ministro delle Finanze di ristrutturare il significativo debito che lo Stato detiene nei confronti del settore privato e recepire le raccomandazioni formulate dagli Stati Nazionali del Fisco nel maggio 2019 nel senso di una necessaria riforma fiscale e di una convergenza tra i sistemi fiscali preferenziali ed il regime nazionale ordinario.

Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse, sono confermati tutti i principali strumenti di protezione sociale, l’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano (INDH) in primis, ed i piani settoriali tra cui Maroc Vert, il Piano di Accelerazione Industriale, Halieutis, ed i programmi dedicati alle rinnovabili. Tra i settori sociali, quest’anno è stata data priorità all’istruzione, che riceverà un budget pari a circa 7 miliardi di euro (in leggero aumento rispetto ai 6 miliardi dell’anno scorso), mentre la sanità sarà destinataria di risorse ben più limitate (circa 1,8 miliardi di euro contro i 2,5 miliardi stanziati l’anno passato).

Ultimo aggiornamento: 27/01/2020