I dati relativi al settore minerario spagnolo, pubblicati dalla fonte ufficiale Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico, hanno uno sfasamento temporale di due anni; pertanto, i dati annuali disponibili nel mese di maggio 2023 riguardano l’anno 2021.

La diversità geologica della Spagna favorisce una produzione mineraria importante. Nell’ambito dell’Unione Europea, la Spagna si colloca come unico produttore di sepiolite e celestite; primo produttore di fluorite e gesso, secondo produttore di magnesite e sali di potassio, terzo produttore di rame e sesto di bentonite. La produzione di pietre ornamentali è anche significativa, essendo il primo produttore mondiale di ardesia per la copertura dei tetti.

Il settore minerario spagnolo (dati 2021) conta un totale di 2.612 giacimenti e 29.844 posti di lavoro diretti. La produzione mineraria ha superato, nel 2021, i 3.443 milioni di euro, con un aumento del 12,5% rispetto all'anno precedente.

I minerali metallici, con 1.205 milioni di euro, rappresentano il 35% della produzione e sono attualmente la principale componente del settore. Al secondo posto si trovano i prodotti delle cave che hanno raggiunto i 1.009 milioni di euro ed una quota del 29%. Seguono i minerali industriali (819 mln € / 24% del totale), le pietre ornamentali (394 mln € / 11% del totale) ed i minerali energetici (19 mln € / 1% circa del totale).

La distribuzione del valore della produzione mineraria spagnola per regioni non è omogenea. Nel 2021 l’Andalusia rimane al primo posto, con il 40% del valore totale dell'estrazione mineraria spagnola; tale quota è dovuta all’importante produzione di minerali metallici in questa regione. L’estrazione di minerali industriali si trova nella maggior parte del territorio spagnolo ed, in particolare, nelle regioni di Catalogna, Castilla y León, Madrid e Castilla-La Mancha che rappresentano nel loro complesso il 66% del totale della produzione di questi minerali. Anche l’estrazione di pietre ornamentali è presente in quasi tutte le regioni, tuttavia, le zone più rilevanti sono Galizia e Castilla y León che detengono una quota del 66,5% del valore totale della produzione spagnola. I prodotti delle cave sono presenti su tutto il territorio del Paese, in questo segmento spicca la produzione di gesso nella provincia di Almeria che rappresenta sia in peso che in valore quote superiori al 70% del totale della produzione del Paese.

Infine, è utile ricordare che l'industria estrattiva svolge un ruolo strategico come fornitore per il resto dell'industria di molte delle materie prime fondamentali per la società attuale. In questa linea, l'Unione Europea ha creato nel 2020 l’Alleanza Europea per le Materie Prime (the European Raw Materials Alliance) che ha lo scopo di garantire l’accesso a tali materie prime, ridurre la dipendenza dai paesi terzi, aumentare l'efficienza nell'uso delle risorse e promuovere il riciclaggio. In questo specifico settore delle materie prime critiche, l'industria mineraria spagnola ha giacimenti di produzione di fluorite, celestite (stronzio), tungsteno e tantalio. In particolare, per quanto riguarda la produzione di celestite (stronzio) la Spagna è l'unico produttore in Europa e uno dei pochi a livello mondiale. Da segnalare che si è recuperata l’estrazione di tungsteno in Spagna con la riattivazione di vecchie miniere e si è mantenuta quella di tantalio, associato all'estrazione dello stagno.

Fonte: ICE Madrid da “Estadística Minera España 2021” - Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico