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Finalndia: cluster marittimo - innovazioni ed importanti reti tecnologiche

La ricerca è stata condotta dall’Università di Turku, dal Centro Brahea e dalla Scuola di Economia di Turku ed ha delineato un settore estremamente diversificato con una vasta gamma di aziende, con notevole esperienza e risorse in ambienti molto diversi fra loro. Possibili sinergie con imprese italiane. Negli ultimi anni, il cluster si è dimostrato robusto e vitale, anche in momenti difficili. Le aziende hanno dimostrato la capacità di adattarsi, trasformarsi e reinventarsi, grazie agli effetti di rete agevolati dal cluster stesso, che si è dimostrato in grado di sostenere le singole imprese anche in periodi di forti fluttuazioni congiunturali.

Nel 2014, il fatturato totale di tutte le attività collegate al settore marittimo è ammontato a 12,7 miliardi di euro. Le società appartenenti al cluster operano principalmente in sei diversi segmenti di mercato: trasporto merci, traffico crocieristico, traghetti e ro-ro, produzione offshore di petrolio e gas, produzione offshore di energia rinnovabile e domanda pubblica. Il valore aggiunto creato è stato stimato a 3,8 miliardi di euro. Le aziende finlandesi di settore danno occupazione a 48.400 persone.

Per il futuro, sono state identificate molteplici opportunità per il cluster, soprattutto nel know-how per l’Artico, nella tecnologia delle batterie e nelle nuove soluzione energetiche ibride. Potrebbero essere individuati e sviluppati nuovi fenomeni, che porterebbero ad importanti cambiamenti, soprattutto nei prodotti ad elevato valore aggiunto collegati alla bio-economia marina, simbiosi industriali o innovative combinazioni di catene di produzione e di servizi.

Secondo i ricercatori dell’Università di Turku, la digitalizzazione è in forte aumento in tutti i settori e le attività del cluster marittimo, dalla costruzione di navi alla movimentazione dei carichi, creando al  tempo stesso nuove opportunità d’investimento.  A questo si aggiunge la crescente importanza del settore IT, che rappresenta il nuovo trend del settore marittimo.   

Attualmente, il cluster viene trainato dal settore nautico, dove il mercato delle navi da crociera o passeggeri/cargo favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro nelle aziende finlandesi della filiera. Al contrario, il mercato offshore, delle navi da carico e dei tanker è in forte declino,  creando un forte impatto negativo sui fornitori finlandesi di grandi tecnologie.

L’applicazione di normative sempre più stringenti ha favorito l’incremento della richiesta, da parte dei clienti, di navi sempre più ecologiche, incrementando fortemente la domanda di tecnologie finlandesi, know-how digitale ed esperti di settore. Sempre più fondamentale in futuro sarà il software, che avrà un ruolo sempre più determinante nel trasporto e nella costruzione di navi (unica soluzione per rendere queste ultime “environmentally friendly”).

Il cluster marittimo getta le basi anche per altri campi, dimostrando che il modello di ecosistema può essere utilizzato per riformare altri settori in un modo che tutti gli operatori ne possano beneficiare.

Si tratta, quindi, di un settore da prendere in considerazione ove si ricercassero prospettive di incrementata sinergia fra le industrie finlandesi e quelle italiane, al di là degli IDE già realizzati nelle due direzioni in alcune delle nicchie appartenenti al cluster o ad esso contigue.  

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - FINLANDIA