Il Ministro groenlandese dell’ Industria, del Lavoro, del Commercio e degli Affari Esteri Vittus Qujaukitsoq ha tenuto a Copenaghen, presso la sede di rappresentanza del Governo regionale, una presentazione sulle prospettive di crescita della Groenlandia rivolta in particolare ai diplomatici e alla stampa estera.

Tra i punti salienti della sua esposizione è emerso l’intendimento di attirare la presenza imprenditoriale straniera nella regione puntando sugli investimenti in nuove infrastrutture, sullo sviluppo del turismo, sulla concessione di nuove licenze per l’ estrazione delle risorse in nuove aree anche offshore, sullo sviluppo di impianti idroelettrici ed in infine sulla concessione di nuove licenze esplorative delle acque e dei ghiacciai.

L’attività maggiormente enfatizzata quale principale cardine della politica di attrazione di investimenti stranieri è stata quella infrastrutturale. Nel dettaglio, sono stati menzionati i progetti di realizzazione di un nuovo aeroporto a Ilulissat, di estensione della pista dell’aeroporto di Nuuk di almeno 2.200 metri ed infine di realizzazione di un nuovo porto a Kangerlussuaq, inteso ad accrescere sia il traffico di merci che di crocieristi (progetti di cui si provvederà a fare menzione sui canali informatici della diplomazia economica).

Restano tuttavia delle incertezze sulla fattibilità di progetti tanto ambiziosi e sulla capacità della Groenlandia di attirare fondi stranieri: difatti, l’ottimismo delle parole di Qujaukitsoq contrasta con lo scenario socio economico della regione, che registra da anni una popolazion in costante calo e tassi di crescita dell’economia negativi.

 

 

 

 

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