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16/04/2013 - L'"E-STONIA" E L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN CAMPO TELEMATICO RENDE IL PAESE BALTICO PARTICOLARMENTE "FRIENDLY" PER GLI INVESTITORI STRANIERI.

L'"E-STONIA" E L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN CAMPO TELEMATICO RENDE IL PAESE BALTICO PARTICOLARMENTE "FRIENDLY" PER GLI INVESTITORI STRANIERI.

Molti sono i successi raggiunti dall'Estonia nel percorso di sviluppo tecnologico che ha portato in meno di vent’anni un Paese povero, piccolo e spopolato ad essere – come dimostra Skype, nata a Tallinn nel 2002 -  un modello di innovazione informatica a livello planetario (oltre 40 Paesi nel mondo hanno tratto ispirazione piu’ o meno diretta dalla rivoluzione estone nell’Information Technology).

I prodromi furono rappresentati dal lancio, nel 1996, del piano di completa informatizzazione di tutte le istituzioni scolastiche ed accademiche del Paese. La diffusione nelle scuole e nelle universita’ di computer e di Internet contribui’ ad imporre la “cultura della rete” capillarmente in tutta la societa’ estone in un “crescendo” che, all’inizio del nuovo millennio, permise all'Estonia di raggiungere una serie di altri e piu’ ambiziosi obiettivi.

Nascevano cosi’, con ritmo incalzante, iniziative che in poco piu’ di dieci anni hanno costruito il successo dell’ “e-Estonia”: nel 2000 il definitivo consolidamento dell’”e-banking” (oggi praticamente privo di alternative di sportello e/o telefoniche), la firma digitale, l’”e-taxing” e l’”e-government”; nel 2001 la cruciale introduzione della piattaforma “X-Road” (la vera colonna portante dell’informatizzazione del Paese) e l’anagrafe elettronica; nel 2002 l’”e-school”; nel 2003 lo “State Portal”, con la messa in comune interattiva delle banche dati di tutte le Amministrazioni dello Stato attraverso l’”X-Road”; nel 2005 l’”e-police” e, soprattutto, l’avvio delle “i-Elections” (’Estonia e’ ancora l’unico Paese che ha tentato finora l’impiego del voto elettronico per le elezioni politiche: e’ avvenuto gia’ due volte, nel 2007 e nel 2011); nel 2007  l’”e-business register” (che permette di registrare un’impresa con pochi click del proprio PC, da alcuni Paesi addirittura senza neppure recarsi in Estonia); nel 2008  l’”e-health” (con il suo corollario delle “e-prescription”); nel 2011 l’avvio del programma “Smart Grid” nel settore energetico, con la possibilita’, per i consumatori grandi e piccoli, di controllare telematicamente il consumo delle principali “utilities” (gas, acqua, metano per riscaldamento, ecc.). Il tutto inframezzato da altre iniziative meno strategiche ma non per questo meno utili ed apprezzate nella vita quotidiana del cittadino come la possibilita’ di trovare il Wi-Fi gratuito in ogni angolo della capitale, di pagare con il proprio “smart phone” i biglietti dell’autobus o i parcheggi comunali.

Il quadro sopradescritto e’ gia’ molto significativo ma lo completano i seguenti dati statistici desunti dal sito web del governo estone: 100% delle organizzazioni governative e delle istituzioni educativo-culturali connesse ad Internet; 99% delle transazioni bancarie effettuate per via informatica; 98% di “start-up” imprenditoriali realizzati per via cibernetica; 94% delle dichiarazioni dei redditi effettuate con l’”e-taxing”; 77% della popolazione (tra i 16 ed i 75 anni) facente uso della rete (98% tra gli under 35).

Si segnala in particolare la semplicita' delle procedure, permesse dall'avanzata informatizzazione del sistema economico-finanziario del Paese, per quanto riguarda l'attivita' imprenditoriale. Una realta' che rende l'Estonia molto "friendly" per un operatore economico straniero: lo "start-up" di un'attivita' economica, ad esempio, richiede pochi passaggi burocratici, poco tempo e costi competitivi.

Le cinque parole d’ordine della "rivoluzione" telematica estone sono: sinergia tra settore pubblico e privato, decentralizzazione (nessun “data base” unico, ma tanti differenti sistemi che dialogano attraverso una piattaforma comune), liberta’ di accesso (la piattaforma e' comune, suscettibile di poter ospitare un numero potenzialmente illimitati di utenti), interconnettivita’ e “open-ended processing” (ed infatti e' gia' in cantiere un nuovo piano di sviluppo dell’”e-government” fino al 2020).

 

 

 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - ESTONIA