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05/03/2013 - Forte sviluppo dei siti web di e-commerce

Forte sviluppo dei siti web di e-commerce

Il commercio online costituisce un’opportunità straordinaria per andare incontro alla crescente richiesta di beni di consumo in Cina e per accedere a reti logistiche capillari in tutto il territorio cinese, superando i vincoli che le nostre piccole e medie aziende spesso incontrano nell’accesso nei tradizionali canali di distribuzione, tanto piu’ che essi in Cina sono altamente frammentati a livello locale e richiederebbero un’azione molto incisiva per imporsi rispetto alla concorrenza.

Fermo restando il carattere “tradizionale” dei vari aspetti di carattere commerciale (ad esempio l’importazione, la tutela IPR, certificazioni, sdoganamento, deposito), per quanto concerne la distribuzione e i comportamenti d’acquisto l’e-commerce ha sviluppato determinate peculiarità da parte dei consumatori, come ad esempio una spiccata sensibilita’ al rapporto qualita’/prezzo (si preferisce scegliere dopo aver confrontato una varietà di prodotti e di diverse origini nazionali), la fiducia nei confronti di un prodotto che si acquista senza esaminarlo fisicamente (per questo finora si sono affermati i beni tecnologici di marca e meno quelli alimentari), l’affidabilita’ del pagamento (usando la carta di credito in website di affermata notorietà) nonché l’elevata attenzione verso il complessivo servizio che viene reso (es.garanzia, gestione reclami, consegna entro 1-2 giorni, ecc.), in un contesto in cui il web e la rapida azione dei social network richiedono anche un attento monitoraggio di eventuali feedback negativi per tutelare l’immagine della marca o del prodotto.

Con 513 milioni di utenti web in Cina il numero di consumatori online nel 2011 ha raggiunto 194 milioni con transazioni per 120 miliardi di dollari, attualmente stimate al 5% dell’intero ammontare delle vendite al dettaglio (+60% sul 2010; oltre 900 miliardi di dollari il complessivo ammontare di scambi online), con previsione di raddoppio entro il 2015, seguendo l’attuale tendenza.

Relativamente alle modalita’ di affari, si distingue il segmento dei siti B2C (cioe’ business-to-consumer, da azienda a consumatore), che crescerebbe dall’attuale 29,8% del totale e-commerce al previsto 40,7% nel 2015, a scapito del segmento C2C (consumer to consumer) che si ridurrebbe in misura corrispondente.

Per quanto concerne le tipologie di prodotto che maggiormente si vendono online, hanno maggiore successo gli elettrodomestici (38%), la moda (16%), musica e libri (15%), cosmetici (7%), gioielleria (5%), alimentare (4%).

Mentre nel segmento C2C si vendono prodotti più orientati al basso prezzo che non alla qualità (e’ dominato da Taobao, gruppo Alibaba, con transazioni per 63 miliardi di dollari nel 2011 controlla il 90,7% del segmento), i siti B2C offrono maggiori garanzie di tracciabilità e quindi un minore rischio di frodi.

I principali siti B2C sono Tmall (nel 2011 ha fatturato 16 miliardi di dollari, gruppo Alibaba), 360buy (4,9 mld.$), Amazon China (952 milioni di dollari), Suning (936 milioni di dollari). Recentemente Wal-Mart ha ricevuto l’approvazione governativa per l’acquisto del 51% dell’azienda di e-commerce Yihaodian, che vende oltre 180.000 prodotti nelle varie categorie dei beni di consumo.

Ognuno di questi siti ha incominciato la propria attivita’ specializzandosi in determinate categorie di prodotto, solitamente l’elettronica, e successivamente diversificando in vario modo la rispettiva offerta su un’ampia gamma di beni di consumo. Per il futuro si prevede che possano crescere maggiormente l’abbigliamento, l’alimentare, gli elettrodomestici, i cosmetici e i prodotti per l’infanzia.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - CINA