San José – La Banca Mondiale ha annunciato il 1° luglio che la Costa Rica è stata ufficialmente riclassificata come Paese ad alto reddito, lasciando la categoria di reddito medio-alto che deteneva da anni.

Secondo i dati della Banca Mondiale, questo progresso è dovuto a una crescita economica sostenuta e solida, con un tasso medio vicino al 4,7% negli ultimi tre anni e una crescita del 4,3% nel 2024, trainata principalmente da una forte domanda interna – che comprende consumi privati ​​e investimenti – e superando le aspettative regionali.

Tuttavia, il rapporto della Banca Mondiale evidenzia anche sfide significative per il Paese. La disuguaglianza rimane elevata, con un coefficiente di Gini pari a 49,2 nel 2024, che colloca il Costa Rica tra i Paesi più diseguali all’interno dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), di cui è membro dal 2021.

Ciononostante, la riduzione della povertà ha mostrato progressi significativi negli ultimi due anni, con una diminuzione di 4,1 punti percentuali, portando la povertà al 20,3% della popolazione nel 2024, secondo l’Istituto nazionale di statistica e censimento (Inec).

La Banca Mondiale e il governo del Costa Rica hanno recentemente rinnovato la loro partnership strategica per il periodo 2024-2028, con l’obiettivo di promuovere una crescita inclusiva e sostenibile, rafforzare il capitale umano e aumentare la resilienza agli shock sociali e climatici. Questa collaborazione è in linea con il Piano Strategico Nazionale 2050, che mira a generare più posti di lavoro di migliore qualità, ottimizzare la gestione fiscale e promuovere l’integrazione delle piccole e medie imprese nel settore delle esportazioni

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