Johannesburg – È ufficialmente operativa la South African National Petroleum Company (Sanpc), la nuova compagnia pubblica sudafricana nata dalla fusione di PetroSA, iGas e del Strategic Fuel Fund. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dal ministro dell’Energia Gwede Mantashe, nel corso di una cerimonia che segna un passaggio strategico nella politica energetica nazionale.

Come riportano i media locali, la Sanpc si pone come un polo integrato del settore energetico, con il duplice obiettivo di valorizzare le risorse fossili del Paese e promuovere allo stesso tempo le energie rinnovabili. “Non abbandoniamo le rinnovabili, ma non voltiamo le spalle al petrolio e al gas. Dobbiamo sviluppare ciò che abbiamo”, ha dichiarato Mantashe.

Secondo Mojalefa Godfrey Moagi, amministratore delegato della nuova compagnia, la Sanpc eredita asset strategici dalle società confluite nella fusione, tra cui infrastrutture e competenze tecniche, che consentiranno di avviare da subito progetti nel campo della ricerca e dello sfruttamento di idrocarburi.

La compagnia nasce in un contesto di forte dipendenza del Sudafrica dal carbone, e mira a razionalizzare e potenziare l’utilizzo di petrolio e gas in chiave sostenibile, riducendo al contempo le vulnerabilità legate alle importazioni di carburante e alla vetustà di molte infrastrutture energetiche.

Il governo, nel frattempo, ha pubblicato una bozza di regolamento attuativo della nuova legge sullo sviluppo delle risorse petrolifere. Il testo, ora sottoposto a consultazione pubblica, definisce i criteri per l’assegnazione dei permessi, le responsabilità ambientali degli operatori e i meccanismi di controllo.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org