Buenos Aires – Il governo argentino ha eliminato i dazi all’esportazione sull’88% dei prodotti industriali, il che significa che 4.411 prodotti non saranno più soggetti a ritenute alla fonte che vanno dal 3% al 4,5% del valore della merce. L’eliminazione delle tasse all’esportazione sui prodotti manifatturieri è stata ufficializzata tramite il decreto 305/2025, pubblicato mercoledì sulla Gazzetta Ufficiale.

Nel sottolineare il provvedimento, l’esecutivo ha spiegato che “ora l’industria è praticamente esente dal pagamento di queste tasse, ad eccezione di alcuni settori di input di base come ferro, acciaio, alluminio, industria petrolchimica e industria automobilistica”.

Tra i prodotti che non saranno più soggetti a ritenuta d’acconto figurano componenti agricoli, articoli di fonderia, macchinari agricoli, ottica, vetro, ricambi auto, macchinari e attrezzature, orologi, preparati ematici o ormoni prodotti dall’industria farmaceutica, come tubi, cavi e insetticidi.

Allo stesso modo, sono esenti anche i prodotti ad alto valore aggiunto, come cosmetici, parti di motori e ricambi auto come pompe, valvole o ingranaggi, materie plastiche e metalli, tra gli altri.

Secondo il governo argentino, in linea con l’eliminazione, attuata lo scorso gennaio, dei dazi all’esportazione sulle attività agroindustriali delle economie regionali e sulle loro catene del valore, come i tessuti di cotone, la carta, il cartone, gli alimenti e le bevande, oltre alla riduzione delle ritenute alla fonte sui principali prodotti agricoli, questa nuova misura “aumenterà la competitività dell’industria locale e darà impulso alle esportazioni”.

La normativa, che mira ad aumentare le vendite sui mercati esteri, a dare impulso all’industria nazionale e alle sue esportazioni, nonché a promuovere il valore aggiunto e la creazione di posti di lavoro, giustificava l’inclusione dei prodotti industriali affermando che “il settore industriale è uno dei principali generatori di occupazione e valore nell’economia argentina, contribuendo allo sviluppo economico attraverso la generazione di input di base e la loro trasformazione in prodotti semilavorati e finiti commerciabili”.

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