Nouakchott – La Mauritania ha presentato un ambizioso piano per raggiungere l’accesso universale all’elettricità durante il vertice Mission 300 a Dar es Salaam. Basandosi sulle sue vaste risorse rinnovabili, il Paese mira a mobilitare 2,4 miliardi di dollari per trasformare il proprio panorama energetico.

Il ministro delle Finanze, Sid’Ahmed Ould Bouh, e il ministro dell’Energia, Mohamed Ould Khaled, hanno illustrato il progetto che prevede la costruzione di centrali elettriche, l’espansione delle infrastrutture di trasporto e distribuzione, e lo sviluppo dell’elettrificazione rurale. Hanno sottolineato che metà del finanziamento necessario, pari a 1,2 miliardi di dollari, dovrebbe provenire da investimenti privati.

La stampa di settore ricorda che, come molti altri Paesi africani, la Mauritania possiede risorse rinnovabili sufficienti per garantire il proprio approvvigionamento energetico, soddisfare la domanda interna e affermarsi come attore chiave nel mercato dell’energia. Tuttavia, il Paese affronta una forte dipendenza dai combustibili fossili, che costituiscono la maggior parte del suo approvvigionamento energetico. Nel 2021, circa il 48% della popolazione non aveva accesso all’elettricità, con un consumo pro capite ben al di sotto della media mondiale.

Le risorse solari ed eoliche della Muritania, tra le più competitive in Africa, potrebbero ridurre significativamente la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, che nel 2019 hanno rappresentato quasi il 10% del Pil. Inoltre, potrebbero soddisfare i crescenti bisogni energetici del settore minerario, che genera oltre il 25% delle entrate fiscali e dipende ancora in larga parte dal diesel.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org