28/10/2024 - Filippine - Obiettivo prime centrali nucleari nel 2032
Manila – Le Filippine sono pronte a compiere un balzo monumentale nell’era nucleare, con l’intenzione di mettere in funzione le prime centrali nucleari commercialmente operative, che forniranno una potenza iniziale di 1.200 MW entro il 2032, espandendosi a 4.800 MW entro il 2050. Lo ha affermato il sottosegretario del Dipartimento dell’Energia (Doe) Sharon Garin, definendo il 2024 un “anno fondamentale” per le ambizioni nucleari delle Filippine, annunciando la pubblicazione della tabella di marcia nucleare del Paese.
Questo piano completo, sviluppato in collaborazione con il Milestones Approach dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), traccia la rotta per il programma di energia nucleare del Paese.
Garin ha in particolare sottolineato il lavoro del governo per istituire un’autorità di regolamentazione nucleare indipendente, al fine di garantire lo sviluppo sicuro e protetto del programma di energia nucleare. La legislazione fondamentale sulla sicurezza nucleare è considerata prioritaria per proteggere la salute pubblica, l’ambiente e la sicurezza nazionale, ha affermato.
Il Comitato interagenzia per il programma di energia nucleare (Nep-Iac) guidato dal Dipartimento dell’Energia è al centro di questa iniziativa nucleare e adotta un approccio che coinvolge l’intero governo per affrontare i 19 problemi infrastrutturali delineati dall’Aiea. Inoltre nel tentativo di attrarre collaborazioni internazionali, le Filippine ospiteranno a Manila questo novembre l’International Nuclear Supply Chain Forum, che attirerà sia gli stakeholder governativi che quelli del settore privato per esplorare partnership nello sviluppo dell’energia nucleare.
Il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha dichiarato di essere aperto all’esplorazione dell’energia nucleare, in particolare dei piccoli reattori modulari (Smr) di nuova generazione, come un modo per fornire elettricità a prezzi accessibili alle famiglie e alle aziende filippine. In aggiunta, all’inizio del mese, le Filippine e la Corea del Sud hanno firmato un accordo per condurre uno studio di fattibilità volto a valutare la ripresa della centrale nucleare di Bataan (Bnpp), attualmente in fase di stallo.
Da quando le Filippine hanno fissato l’obiettivo di generare il 50% della propria elettricità da fonti prive di emissioni di carbonio entro il 2040, gli investitori nel settore delle energie rinnovabili stanno mettendo in fila grandi progetti, soprattutto in seguito alla decisione del governo di consentire la proprietà straniera al 100% nei progetti di energia rinnovabile e l’elaborazione “green lane” dei progetti strategici.
La Citicore Renewable Energy Corp (Crec) con sede a Manila, che gestisce 10 impianti solari in tutto il Paese con una capacità combinata di 285 MW, sta tenendo d’occhio altri otto progetti. La società, che ha raccolto 94 milioni di dollari dalla sua offerta pubblica iniziale a giugno, mira a costruire una capacità di generazione di 5.000 megawatt di energia solare in cinque anni. Le Filippine puntano inoltre a costruire 20 dighe idroelettriche di grandi e medie dimensioni entro il 2028 , di cui 10 inizieranno la costruzione entro la fine dell’anno.
Parallelamente, un’azienda danese ha impegnato 3 miliardi di dollari per sviluppare un imponente progetto di energia eolica offshore da 1 GW nella baia di San Miguel, Camarines Sur.
Notizia segnalata daInternationalia - www.internationalia.org