Abuja – Il governo federale della Nigeria prevede di lanciare “una strategia per posizionare” il Paese come attore chiave nell’economia halal, con l’obiettivo di aumentare il Pil di 1,5 miliardi di dollari entro il 2027. Lo si apprende da un comunicato stampa del governo diffuso sui canali social ufficiali.

Questo progetto mira a diversificare l’economia offrendo servizi coerenti con i principi islamici. L’iniziativa riunirà agenzie governative, leader del settore privato e partner internazionali per sfruttare la posizione della Nigeria come l’ottava economia halal più grande del mondo.

“L’economia halal rappresenta un’enorme opportunità per la Nigeria per diversificare la nostra economia, generare valuta estera e raggiungere una crescita sostenibile” ha dichiarato nel comunicato stampa Aliyu Bunu Sheriff, assistente speciale del presidente per l’espansione delle esportazioni.

Negli ultimi anni, la Nigeria ha tentato di fare sempre più affidamento sul potenziale della finanza islamica per sostenere il proprio sviluppo: il Paese ha già mobilitato 1,43 miliardi di dollari in sukuk ed ha un forte potenziale di sviluppo dell’economia halal, grazie alla sua numerosa popolazione musulmana (oltre il 50% della popolazione totale). Tuttavia, le esportazioni del Paese rappresentano attualmente solo il 5,7% delle esportazioni halal dell’Africa, 4,2 miliardi di dollari, verso i Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic).

In un’economia caratterizzata da una forte dipendenza dalle importazioni di prodotti finiti, le autorità sperano di sfruttare il forte potenziale mostrato dal mercato halal: la spesa interna per prodotti e servizi dell’economia halal in Nigeria ha raggiunto i 107 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che crescerà a un tasso di crescita annuale composto del 10,7% per raggiungere i 180 miliardi di dollari entro il 2027.

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