Nouakchott – L’Assemblea nazionale mauritana ha adottato il disegno di legge sul Codice dell’idrogeno, aprendo nuove prospettive per un ruolo economico strategico del settore in un momento di transizione energetica globale, e colmando un vuoto giuridico sulla questione.

L’ambizione annunciata dal governo dopo aver evidenziato il potenziale locale è quella di rendere il Paese un hub per l’energia rinnovabile mista, solare ed eolica.

Per le autorità mauritane, “questo quadro legislativo mira a stabilire norme chiare e incentivanti, destinate a stimolare gli investimenti in questo settore in forte espansione”.

Sono stati condotti diversi studi paralleli sul potenziale energetico del paese. Uno studio della società specializzata Chariot, il cui progetto “Nour” da 10 Gw costituisce uno degli ambiziosi memorandum d’intesa.

Oltre ai vantaggi per l’industria (infrastrutture, ecc.), il governo ha anche messo in atto una tabella di marcia a basse emissioni di carbonio.

L’approvazione del nuovo codice sull’idrogeno verde, oltre a colmare una lacuna normativa, rappresenta il culmine di un lungo percorso di preparazione del codice ora approvato.

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