Kampala – La Coffee development authority (Ucda) dell’Uganda vuole registrare tutti i produttori di caffè che operano nel settore entro la fine del 2024. Lo ha annunciato Robert Nangatsa, extension manager dell’Ucda, durante un’intervento alla tv Nbs.

L’iniziativa rientra nelle misure adottate per conformarsi ai requisiti della normativa dell’Unione europea relativa all’eliminazione della deforestazione (Eudr): tale regolamento, la cui entrata in vigore è prevista entro la fine di dicembre 2024 o l’inizio del 2025, proibirà l’importazione di prodotti di base legati alla deforestazione come caffè, cacao o anche olio di palma da parte dei paesi del blocco. “Abbiamo sviluppato un sistema di monitoraggio e valutazione geospaziale e un’applicazione per registrare gli agricoltori e altri attori della catena del valore. La registrazione implica l’acquisizione della geolocalizzazione delle aziende agricole e dei dettagli degli agricoltori per garantire la tracciabilità” ha detto, citato da Agence ecofin, Gérald Kyalo, direttore dei servizi di sviluppo dell’Ucda.

Secondo i dati ufficiali, il governo ugandese ha già mobilitato 13 miliardi di scellini (3,5 milioni di dollari) come parte di questo processo. In Uganda, secondo i dati dell’Ucda, la coltivazione del caffè dà lavoro a oltre 1,7 milioni di famiglie di agricoltori: il Paese ha esportato 367.800 tonnellate di caffè per un valore di 1,14 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2023/2024, con l’Ue che è stata la destinazione principale che ha assorbito oltre il 70% delle spedizioni in volume.

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