Kigali – La città di Kigali, capitale del Ruanda, prevede di costruire 10.000 case a prezzi accessibili nei prossimi cinque anni, allo scopo di riqualificare aree di insediamento non pianificate e baraccopoli. Lo ha detto Samuel Dusengiyumva, sindaco di Kigali.

Se oltre il 61% dei residenti di Kigali in insediamenti non pianificati ha bisogno di un alloggio dignitoso, il sindaco prevede che questa percentuale si ridurrà al 20% nel 2035. “Vogliamo che il settore privato sia maggiormente coinvolto. È un’attività redditizia per gli investitori, dato che servono 700 milioni di franchi ruandesi (circa 45.000 euro) per costruire un edificio con 54 unità abitative, escluso il terreno”, ha esortato il sindaco Dusengiyumva, incoraggiando a riprodurre un modello di riqualificazione per incrementare l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, considerando che il mercato immobiliare si è finora concentrato principalmente sulle famiglie ad alto reddito, che rappresentano meno del 12% di tutti gli abitanti delle città.

“Abbiamo iniziato con 1.000 case decenti secondo un modello di riqualificazione e vogliamo arrivare a 10.000 case nei prossimi cinque anni utilizzando tale modello. Ciò faciliterà le persone con redditi bassi e vulnerabili ad avere case decenti. Il modello utilizza materiali da costruzione di provenienza locale”, ha affermato, citando il modello di riqualificazione Mpazi implementato nel settore Gitegera, distretto di Nyarugenge.

Le zone saranno inoltre potenziate per avere un migliore accesso a strade, acqua e fornitura di energia elettrica, servizi igienici e strutture adeguate per la gestione dei rifiuti.

Secondo Dusengiyumva, la città di Kigali sta valutando l’ipotesi di ampliare il modello di riqualificazione degli insediamenti informali nella capitale, nelle aree con il numero più elevato di insediamenti non pianificati. Il comune ha anche analizzato “l’area di Gatsata (nel distretto di Gasabo) e un quartiere di Muhima (distretto di Nyarugenge)” dove il modello di riqualificazione potrebbe essere replicato.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org