09/09/2024 - Zimbabwe - Boom del settore siderurgico
Harare – Ha registrato un aumento del 50% il consumo in Zimbabwe di prodotti fabbricati localmente nel settore delle fonderie nazionali, sostenuto dal miglioramento dell’attività nel settore minerario. Secondo lo Zimbabwe Institute of Foundries (Zif), l’aumento dell’utilizzo di prodotti locali è attribuito anche al settore edile, che ora preferisce i prodotti nazionali per la loro durevolezza rispetto alle importazioni a basso costo.
Dosman Mangisi, direttore operativo di Zif, ha affermato che ora c’è un’elevata domanda e un riconoscimento elevato dei prodotti nazionali, con le fonderie locali che stanno lentamente rivendicando la loro quota di mercato. “Di recente, come Zif, abbiamo osservato che l’assorbimento di prodotti realizzati dal settore delle fonderie locali sul mercato è migliorato dal 40 al 50%”, ha dichiarato, precisando che tra i fattori alla base della tendenza ci sono il crescente consumo da parte dei minatori di piccola e media scala di prodotti locali ma anche la situazione di siccità, che ha spinto gran parte della popolazione rurale a dedicarsi all’estrazione mineraria – pilastro dell’economia nazionale in quanto principale fonte di entrate in valuta estera -, innescando una forte domanda di accessori quali “sfere per mulini, battitori e rivestimenti per mulini a martelli, pezzi di ricambio per mulini a timbri, pezzi di ricambio per mulini a sfere e simili prodotti dalla fonderia”. “I minatori di media scala apprezzano questo materiale ad alto contenuto di cromo e manganese, tutti buoni indurenti per i mulini di macinazione rispetto ad altre aziende che arrivano pensando che lo Zimbabwe sia un posto dove possono scaricare, come fanno loro, cose fatte con materiali più economici”, ha aggiunto.
Anche “nel settore edile – ha proseguito il direttore operativo di Zif -, si è registrato un aumento dell’impiego di accessori quali chiusini e giunti a collare corto nel mercato interno, grazie alla durevolezza dei prodotti”.
“Alcune aree come Manicaland non hanno una sola fonderia e arrivano fino a Kwekwe nelle Midlands alla ricerca di questi pezzi di ricambio per la macinazione e sfere di acciaio. Quindi, è qualcosa che stiamo cercando di aggiornare”, ha concluso Mangisi.
Secondo le previsioni del governo dello Zimbabwe, entro il 2030 l’industria mineraria genererà oltre 20 miliardi di dollari.
Notizia segnalata daInternationalia - www.internationalia.org