Abuja – L’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (Itu) ha classificato la Nigeria al 71% per quanto riguarda il livello di preparazione alla trasformazione digitale, collocandola tra i primi sette Paesi in Africa. Secondo l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, esistono nove passaggi per la Nigeria per potenziare la sua trasformazione digitale. Le raccomandazioni sono state formulate nel rapporto intitolato “Collaborative Regulation: Accelerating Nigeria’s Digital Transformation”, condotto in collaborazione con il Foreign, Commonwealth, and Development Office (Fcdo) del Regno Unito.

Il primo passaggio raccomandato nella strategia di trasformazione digitale della Nigeria per l’Ncc (Nigerian Communications Commission) e le parti interessate consiste nel promuovere la trasformazione digitale guidata a livello locale. “Le aree che potrebbero essere considerate per l’intervento includono la promozione dell’hosting locale dei servizi cloud, l’adozione più ampia del denaro mobile e una più ampia innovazione e adozione dei servizi finanziari digitali. I miglioramenti in queste aree avranno un impatto sull’intera economia”, ha affermato l’Itu. Segue poi un quadro politico a lungo termine per contribuire a creare certezza per i decisori politici, gli enti regolatori e gli operatori del mercato. L’Itu, che sottolinea i progressi dell’Ncc “nel suo percorso verso la regolamentazione G4, come processi di consultazione pubblica trasparenti, analisi di impatto e ricerca”, raccomanda anche un elevato livello di maturità normativa nell’ambiente digitale in rapida evoluzione. Il quarto passo da compiere è migliorare il livello di cooperazione tra le agenzie governative della Nigeria e le parti interessate, ritenuto dall’Itu  ancora in ritardo rispetto agli standard internazionali.

L’agenzia dell’Onu raccomanda inoltre quadri istituzionali mirati a chiarire i ruoli e a garantire l’indipendenza degli organi governativi per evitare problemi di sovrapposizioni di responsabilità e coordinamento inefficace. Come sesto passaggio, “l’Itu raccomanda una maggiore collaborazione tra le agenzie governative nigeriane. Ciò include il rafforzamento delle partnership tra l’Ncc e ministeri come la salute e l’istruzione, il miglioramento della cooperazione tra Nitda (National Information Technology Development Agency) e altri settori per un’efficace implementazione delle politiche Ict, la promozione della collaborazione tra gli enti normativi per l’innovazione intersettoriale e il rafforzamento della cooperazione tra le autorità Ict federali e statali”, si legge nel rapporto. L’Itu afferma poi che tutte le agenzie governative devono promuovere l’innovazione e lo sviluppo nei vari settori della sicurezza informatica, delle comunicazioni e della tecnologia.

Pur riconoscendo gli sforzi delle istituzioni nigeriane messe in atto per combattere la criminalità informatica, l’Itu raccomanda un quadro di sicurezza informatica migliorato. “La National CyberSecurity Policy 2022 prescrive un singolo Cert nazionale e Csirt di settore. Sono attivi solo pochi Csirt e punti focali specifici per settore. Questo deve essere risolto dato l’impatto intersettoriale della criminalità informatica”, è l’ottava raccomandazione. Infine l’Itu osserva infine che la Nigeria ha bisogno di un approccio globale alla trasformazione digitale con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo del 95% di alfabetizzazione digitale entro il 2030.

Secondo un rapporto di Statista, il mercato cloud nigeriano raggiungerà gli 828 milioni di dollari nel 2024. Anche Amazon Web Services (Aws) ha osservato che l’adozione del cloud in Nigeria dovrebbe generare un valore economico di circa 19 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2033.

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