Quito – Il grande obiettivo è ritornare al ruolo di braccio esecutivo della politica mineraria pubblica dell’Ecuador, sviluppando l’attività mineraria perché consapevoli che porta sviluppo e progresso nelle aree di competenza ovvero intorno alla Fruta del Norte e alle Miniere Mirador (le uniche miniere su larga scala del Paese). Questo il punto fatto proprio in un’intervista con BNAmericas da Emmanuel Delaune, amministratore delegato di Enami EP, la compagnia mineraria statale dell’Ecuador.

“Il fattore economico è un grande limite per svolgere attività di esplorazione o estrazione mineraria, per questo cerchiamo di rafforzare gli accordi commerciali affinché aziende che abbiano forza finanziaria ed esperienza tecnica collaborino con noi per effettuare esplorazioni in determinate aree, nelle quali Enami mantiene la proprietà” ha spiegato Delaune. “Vogliamo anche rafforzare altre tipologie di progetti associati, focalizzati soprattutto sul piccolo mining. Inoltre, stiamo cercando di riorganizzare il portafoglio di progetti che abbiamo e di costruire un impianto di lavorazione”.

I progetti in portfolio sono 13 e 24 le concessioni. “Tre progetti sono calcarei: Unacota a Cotopaxi, La Tronera a Chimborazo e Isimanchi a Zamora Chinchipe. Inoltre, abbiamo il progetto del minerale di ferro Tola Norte a Esmeraldas. Gli altri progetti riguardano il polimetallo, l’oro, l’argento e il rame, i principali sono nelle province di Imbabura, Zamora Chinchipe e Azuay. Abbiamo anche tre progetti nel nord: Río Magdalena, Playa Rica ed Espejo, per i quali abbiamo un accordo con Cornerstone, che è stata acquisita da SolGold”.

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