Luanda – L’interconnessione e l’elettrificazione dei comuni delle regioni orientali e meridionali dell’Angola, precisamente nelle province di Lunda Norte, Lunda Sul e Moxico (est) e Cuando Cubango, Namibe, Cunene e Huíla (sud), utilizzando fonti idriche e solari, è una delle principali sfide per il governo fino al 2025. Lo ha affermato il ministero dell’Energia e dell’Acqua, ricordando che i servizi attualmente forniti coprono solo il 42,8% della popolazione angolana.

Secondo il ministro dell’Energia angolano, João Baptista Borges, la priorità del ministero per i prossimi anni è di interconnettere il Centro e il Sud, via Huambo/Lubango, e l’Est, attraverso Capanda/Malanje/Xamuteba/Saurimo. “L’interconnessione delle tre province orientali è il nostro focus per i prossimi anni, oltre all’elettrificazione intorno alle città”, ha affermato il ministro sul canale televisivo nazionale.

Tra le altre sfide, Borges ha evidenziato la crescita delle città, che si evolvono in modo molto dinamico, con l’emergere di nuovi quartieri e residenze, che avranno bisogno anche di elettricità, ricordando che in termini di produzione il Paese ha un surplus, ma ancora gravi lacune con la distribuzione.

La strategia del settore, ha affermato il ministro, prevede azioni che consentiranno, entro il 2025, alla metà della popolazione di avere accesso all’elettricità, quindi il settore dovrà realizzare quasi 370.000 allacciamenti all’anno, per raggiungere l’obiettivo fissato. Secondo le stime, per passare dall’attuale 42,8% al 50% entro il 2025, il settore dovrà realizzare circa 1,7 milioni di connessioni domestiche in tutto il Paese.

Il ministro ha inoltre segnalato che l’esecutivo ricorrerà al mercato finanziario esterno, annunciando che è stata mobilitata una linea per il progetto Est che consentirà di coprire anche le province di Bié e Malanje. Secondo Borges, l’elettrificazione del Mezzogiorno attende l’approvazione di una linea di credito a giugno di quest’anno.

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