Il ministero israeliano della Protezione ambientale ha dichiarato che investirà fino a 8,5 milioni di shekel (2,1 milioni di euro) per creare un impianto per selezionare il vetro. Lo riporta il Jerusalem Post, “La creazione di strutture per il trattamento del vetro è un passo significativo per il successo dei nostri piani e strategie sui rifiuti e porterà a un aumento del riciclaggio e alla riduzione dei tassi di smaltimento in discarica”, ha affermato il ministro Idit Silman che ha aggiunto che una delle principali difficoltà nel completare la catena del riciclo nel trattamento dei rifiuti è la necessità di maggiori infrastrutture.

Il ministero ha dichiarato che ogni anno in Israele vengono consumate circa 130.000 tonnellate di contenitori in vetro per bevande. Circa il 60% di esse viene raccolto ai sensi della legge. Tuttavia, poiché il vetro raccolto non è separato per colore al momento dello smaltimento e il costo della cernita manuale del vetro è elevato, rimane solo il 15% circa del vetro raccolto viene fuso e utilizzato per ottenere nuovi contenitori. Il resto viene esportato all’estero come scarto non differenziato. Con un impianto di selezione del colore, il vetro può rimanere nel Paese ed essere riciclato, riducendo i danni ambientali dovuti al trasporto, alle emissioni e all’energia. Secondo il World Wildlife Fund, il vetro prodotto attraverso il riciclo riduce del 20% l’inquinamento atmosferico e del 50% il relativo inquinamento idrico.

Il ministero ha pubblicato una gara d’appalto per trovare una o più società per realizzare l’impianto di trattamento e selezione del vetro. Il ministero fornirà circa il 40% del costo di costruzione dell’impianto o fino a 8,5 milioni di shekel. “Il sostegno per la creazione di un impianto di trattamento e selezione del vetro fa parte di un’iniziativa ampia e in corso da parte del ministero per incoraggiare il riciclaggio dei rifiuti e il suo utilizzo per nuovi prodotti secondo i principi dell’economia circolare”, ha affermato Silman.

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