05/01/2023 - Tunisia - Presentato piano di sviluppo nazionale

Tunisi – Il governo tunisino ha presentato un piano di sviluppo per il 2023-2025. La strategia si basa su tre pilastri: investimenti del settore privato, netta ripresa della produzione di fosfati e un’agricoltura più “verde”.
Il piano è stato presentato dal ministro tunisino dell’Economia e della Pianificazione, Samir Saied, durante il forum economico sul piano di sviluppo 2023-2025, a Tunisi. Secondo l’Afp, il piano “favorisce un nuovo modello di sviluppo” per ristabilire l’equilibrio economico e contrastare l’aumento della povertà, che colpisce il 20% dei 12 milioni di tunisini.
La Tunisia è in preda a una profonda crisi politica e finanziaria che ha provocato negli ultimi mesi carenze di alcuni prodotti di base – latte, zucchero, riso, caffè – e un calo del potere d’acquisto dovuto a un’inflazione galoppante (quasi il 10% su un anno). Molto indebitato, il Paese, le cui casse sono vuote, attende il via libera definitivo del Fondo monetario internazionale (Fmi) per un nuovo prestito di circa 2 miliardi di dollari (1,87 miliardi di euro), che dovrebbe sbloccare altri aiuti esteri.
Nella sua nuova strategia 2023-2025, il governo vuole essere “realista e prudente”, ha indicato Samir Saied, che ad esempio ha previsto un calo piuttosto lento del tasso di disoccupazione al 14% nel 2025 contro poco più del 15% nel 2022. Il programma, i cui vari capitoli sono stati presentati da ciascuno dei ministri del governo di Najla Bouden, prevede una crescita modesta del 2,1% nel 2023 (dopo l’1,8% nel 2022).
Il piano conta su investimenti pubblici “necessari” di 12,3 miliardi di dollari (tra il 2023-2025), di cui 8,7 miliardi attraverso il bilancio dello Stato e 3,6 miliardi di dollari attraverso le aziende pubbliche.
Sempre secondo quanto riferisce l’Afp, questo programma scommette anche su un aumento degli investimenti del settore privato, il “motore della crescita” in Tunisia, nella speranza che raggiungano quasi il 60% degli investimenti complessivi entro tre anni, il che richiede, secondo Samir Saied, un ” miglioramento del clima imprenditoriale”. Saranno inoltre agevolati i partenariati pubblico-privati.
Buona parte degli investimenti sarà convogliata verso il settore industriale, il cui peso nell’economia dovrebbe aumentare dal 15% del Pil nel 2022 al 18% nel 2025, con un aumento delle esportazioni previsto tra i 12 e i 18 miliardi di dollari annui, ha affermato Il ministro dell’Industria Neila Gonji.
Il piano di sviluppo prevede anche un aumento della produzione di fosfati – una delle poche risorse naturali del Paese – crollata nell’ultimo decennio a causa di disordini sociali e corruzione. Dovrebbe aumentare dagli attuali 3,7 milioni di tonnellate (Mt) all’anno a 5,6 Mt nel 2023 prima di raddoppiare a 12 Mt nel 2025.
Per promuovere un’agricoltura “più verde”, le autorità favoriranno l’innovazione, attraverso start-up specializzate nel riciclo dell’acqua e nella lotta alla siccità, particolarmente diffusa nel centro-sud del Paese. Il governo scommette anche sulla transizione energetica autorizzando lo sfruttamento dei terreni agricoli per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili (solare, eolico).
Il piano triennale prevede anche migliori ammortizzatori sociali con, ad esempio, indennizzi per le famiglie che assistono un anziano isolato, e investimenti nell’istruzione, come la generalizzazione delle scuole della seconda opportunità per gli abbandoni scolastici.
Notizia segnalata daInternationalia - www.internationalia.org