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02/01/2023 - Egitto - Riforme, lo Stato cederą spazio al settore privato

Egitto - Riforme, lo Stato cederà spazio al settore privato

Il Cairo – Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha approvato un documento che delinea 62 attività economiche da cui lo Stato si ritirerà e consegnerà al settore privato, afferma una dichiarazione del governo. L’approvazione da parte del presidente del documento sulla politica di proprietà statale “conferma l’intenzione dello Stato di concedere più spazio al settore privato per partecipare alla generazione della crescita economica”, ha affermato il primo ministro Mostafa Madbouly durante l’ultima riunione di governo.

L’approvazione del documento rientra tra le principali richieste del Fondo monetario internazionale (Fmi), che questo mese ha approvato un pacchetto di 3 miliardi di dollari in 46 mesi nell’ambito del suo Extended Fund Facility (Eff) per sostenere le riforme economiche e strutturali del Paese arabo. Il pacchetto di sostegno dell’Fmi include misure che devono essere attuate dall’Egitto per “ridurre l’impronta dello stato” e “facilitare la crescita trainata dal settore privato”, oltre all’adozione di un passaggio permanente a un regime di tassi di cambio durevoli. Si prevede che l’accordo con l’Fmi catalizzerà un ampio pacchetto di finanziamenti pluriennali, inclusi circa cinque miliardi di dollari nell’anno fiscale 2022/23.

Il documento appena approvato punta così a dare al settore privato un ruolo maggiore nell’aiutare a far crescere l’economia, creare posti di lavoro e aumentare gli investimenti e le esportazioni, afferma la dichiarazione. Non è stato ancora specificato quali attività economiche sarebbero state rese private, ma a maggio il Paese ha delineato una serie di beni statali che sarebbero stati offerti agli investitori privati e che includevano veicoli elettrici, data center e reti di petrolio e gas.

Il primo ministro Madbouly ha aggiunto però che il documento approvato ha l’obiettivo di far crescere il tasso di investimento al 25-30 per cento, contribuendo così ad aumentare il tasso di crescita economica tra il 7 e il 9%. L’Egitto nell’ultimo anno ha dovuto far fronte a un aumento dell’inflazione trainato dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia. Il tasso annuo di inflazione al consumo urbano del Paese è salito al 18,7% a novembre, segnando il più alto punto in quasi cinque anni. A novembre, l’Egitto ha declassato le sue proiezioni per la crescita del Pil reale per la seconda volta dall’inizio della guerra in Ucraina, al 5% e in calo rispetto al 5,5% previsto a marzo, quando è scoppiato il conflitto.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org