L’Istituto di ricerca sulla canna da zucchero di Cuba (Inica) sta portando avanti 28 progetti per contribuire con il suo potenziale tecnico-scientifico allo sviluppo sostenibile della produzione agricola in questo settore. Ad affermarlo il direttore generale dell’Istituto di ricerca Sergio Guillén, che al giornale Prensa Latina ha spiegato che i programmi di ricerca e innovazione tecnologica altamente competitivi sono finanziati dal ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente.

“Al momento stiamo formando tre progetti settoriali, che hanno a che fare con l’agroecologia, l’agricoltura di precisione e l’estensione agricola, con la necessità di continuare la produzione di canna nel Paese” ha sottolineato il funzionario, che ha precisato come “questo centro, ha come scopo fondamentale quello di ottenere e commercializzare varietà della coltura, sementi, piante in vitro, servizi tecnico-scientifici, tecnologie associate, mezzi biologici e servizi di laboratorio che contribuiscono allo sviluppo dell’agricoltura della canna da zucchero e di tutte le parti interessate”.

L’Inica, fondata nel 1964, dispiega la sua opera in otto linee di lavoro, finalizzate a fitoallevamento, sviluppo biotecnologico e miglioramento genetico, nutrizione e conservazione del suolo, gestione agronomica, protezione e mitigazione fitosanitaria e cambiamenti climatici.

Si concentra anche sullo sviluppo dell’agricoltura di precisione, della gestione e dell’economia dell’acqua e della tecnologia agricola. L’istituto dispone di un’infrastruttura che supporta tutta la ricerca, costituita da una rete di laboratori di zucchero specializzati nella diagnosi molecolari e sierologiche, analisi fisiche e chimiche del suolo.

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