Il governo del Cairo ha firmato un accordo con l’Unione europea (Ue), l’Agenzia francese per lo sviluppo (Afd) e la Banca europea per gli investimenti (Bei) per ammodernare l’impianto di trattamento delle acque reflue di Helwan, nel sud del Cairo, e garantire servizi a oltre 2 milioni di persone.

Stando a quanto precisato in un comunicato congiunto, l’intesa mira ad ampliare la capacità dell’impianto di Helwan di 250.000 metri cubi al giorno per rispondere all’incremento della popolazione a sud della capitale e servire così 2,2 milioni di abitanti. Il progetto avrà una sovvenzione di 25,1 milioni di euro dell’Ue, un prestito di 52 milioni di euro da Afd e un prestito di 78 milioni di euro della Bei. Al momento non è stato quantificato il contributo dal governo egiziano.

L’impianto è uno dei primi in Egitto ad applicare un trattamento terziario per consentire l’uso delle acque reflue nell’irrigazione. Il governo egiziano e l’Ue hanno quindi rimarcato come si tratti di un progetto volto a sostenere il raggiungimento degli obiettivi di adattamento ai cambiamenti climatici, consentendo di usare acque reflue per l’irrigazione piuttosto che l’acqua del fiume Nilo.

Dopo la firma il Commissario europeo per l’Allargamento e la Politica di vicinato, Oliver Varhelyi, ha tenuto a rimarcare che l’impianto “fornirà a due milioni di abitanti servizi igienico-sanitari di alta qualità nelle aree rurali e creerà posti di lavoro per oltre 2.000 persone”.

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