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PREVISIONI SULL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA SPAGNOLA

La guerra tra Russia e Ucraina sta generando uno shock di approvvigionamento su larga scala che contiene molteplici aspetti e che ha contribuito ad intensificare le tendenze che si osservavano alla fine del 2021.

Le prospettive di crescita vengono riviste al ribasso. In particolare, nel caso della Spagna, le principali organizzazioni nazionali e internazionali stimano che l'aumento del PIL si posizionerà tra il 4% e il 5% nel 2022. Il FMI ha rivisto al ribasso di un punto percentuale le sue previsioni per il 2022, scendendo al 4,8%. La Banca centrale spagnola è stata più pessimista, collocando la crescita per quest'anno al 4,5%, mentre la CEOE (Confindustria spagnola) ha fatto scendere le sue previsioni dal 5,3% al 4,7% per il 2022. Generalizzata anche la revisione al ribasso per il 2023, con tassi di crescita del PIL intorno al 3%.

Lo scenario di crescita meno dinamico si combina con una maggiore inflazione, le previsioni su questa variabile indicano un incremento medio annuo di circa 2 punti nel 2022. La Banca centrale spagnola prevede un tasso medio dell’IPC del 7,5%, mentre il FMI riduce tale percentuale al 5,3%. Per il 2023 c'è più consenso e l'IPC convergerà in media verso il 2%.

Per quanto riguarda le altre variabili macroeconomiche, da segnalare la riduzione del deficit pubblico nel 2021, che si è attestato a -6,9% del PIL contro il -10,3% del 2020. Tuttavia, la Spagna continua ad avere uno squilibrio fiscale ampio che deve essere riorientato, visti gli elevati livelli di deficit strutturale (-4,5% del PIL) e di debito pubblico (118,4% del PIL alla fine del 2021).

Notizia segnalata da
Ufficio ICE di Madrid