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13/03/2022 - Nel 2021 riparte l'interscambio commerciale tra Italia e Hong Kong

Nel 2021 riparte l'interscambio commerciale tra Italia e Hong Kong

L'avanzamento dei programmi di vaccinazione per combattere il Covid, unitamente alla progressiva rimozione delle misure restrittive e la conseguente ripresa degli scambi a livello globale, hanno favorito anche il rimbalzo dell'interscambio tra Italia e Hong Kong, dopo la profonda recessione registrata nel 2020. Secondo dati ISTAT, nel 2021 le nostre esportazioni hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro, in crescita del 12,8% su base annua. La RAS rimane il quarto mercato di sbocco delle merci italiane in Asia dietro a Cina, Giappone e Corea del Sud e mantiene un ruolo chiave per il nostro export nella regione, in virtu' della ben nota apertura agli scambi multilaterali della sua economia e dei forti legami commerciali con la RPC. Ogni anno circa il 60% delle merci dirette a Hong Kong sono infatti riesportate nei mercati limitrofi, in larga parte verso la Madrepatria.

I settori trainanti del nostro export rimangono quelli legati all'abbigliamento/moda e al lusso, ove Hong Kong, piattaforma asiatica per le maison del nostro Paese, si conferma uno dei mercati di riferimento a livello mondiale. Gli articoli di abbigliamento e in pelle (1,7 miliardi di euro) hanno registrato una crescita del 4,9%. Analogo andamento ha interessato il settore della gioielleria e delle pietre preziose (598 milioni: +36,8%), dell'orologeria (227 milioni: +9%), dei filati e dei prodotti tessili (227 milioni: +30,4%) e dell'arredamento (90 milioni: +34,7%). A fronte del perdurante exploit nelle commesse di imbarcazioni (143 milioni: +21,3%), positivo e' stato altresi' l'andamento della chimica-farmaceutica (474 milioni: +17,3%), dei prodotti di elettronica e degli apparecchi elettromedicali e di misurazione (278 milioni: +0,7%), delle macchine  utensili (200 milioni: +13,2%), delle apparecchiature elettriche (92 milioni: +5,6%), degli strumenti e forniture medici e dentistici (91 milioni: +15,4%) e degli autoveicoli e loro componenti (72 milioni: +41,5%). Il comparto agro-alimentare, che nel suo complesso ha raggiunto i 207 milioni di euro, ha invece accusato una flessione del 5,3% rispetto ai valori dell'anno precedente.

Secondo lo Hong Kong Census and Statistics Department, l'Italia risulta essere il primo fornitore assoluto di imbarcazioni e borse e articoli da viaggio; il secondo dietro alla Cina di articoli di abbigliamento, cuoio e pelle, calzature e arredo-design; il terzo di prodotti tessili e filati; il quarto di oro e gioielli e apparecchi di illuminazione; il quinto di occhiali e autoveicoli; il settimo di prodotti di profumeria; l'ottavo di prodotti chimici inorganici; il nono di macchinari e apparecchiature per uso generale. Notevoli margini di miglioramento presenta invece un settore di punta del Made in Italy come l'agroalimentare, soprattutto a causa del sottodimensionamento del comparto dei vini rispetto alle potenzialita' di questo mercato.

Notizia segnalata da
Consolato Generale d'Italia