25/02/2022 - Costo dell’energia
Il mercato dell’energia slovacco ha registrato negli ultimi mesi la perdita di diversi operatori, a partire dalla chiusura a ottobre 2021 della Slovakia Energy (il secondo fornitore dopo Slovenske Elektrarne) e quella di Twinlogy a gennaio. Secondo un’analisi della Comissione Parlamentare per l'Economia, rispetto allo scorso anno i costi a carico delle famiglie per il riscaldamento sono cresciuti del 62% a Nitra, del 57% a Poprad, del 49% a Michalovce, del 46% a Dubnica. Addirittura, a Námestovo di quasi il 66%, e negli appartamenti con caldaia individuale l’aumento raggiunge o supera il 100%. Secondo alcune stime, una famiglia slovacca su cinque si trova in povertà energetica, ma sono solo circa 30.000 le famiglie che attualmente ricevono un’indennità per le spese dell’alloggio.
A fine 2021 il Ministero dell’Economia insieme all’Ufficio per la regolazione delle industrie di rete (ÚRSO) ha adottato misure per ridurre i prezzi dell’elettricità per le aziende, oltre a riversare direttamente nel sistema (Sussidio dal Bilancio dello Stato) 40 milioni di euro.
Da rilevare il recente accordo con Slovenske elektrarne (di cui il 33% è detenuto da ENEL) per la fornitura di 6,15 TWh di energia elettrica all’anno alle famiglie nel prossimo triennio a prezzi inferiori a quelli di mercato. L’esecutivo ha quindi ritirato la proposta di tassazione sugli extra-profitti derivanti dalla vendita di elettricità proveniente delle centrali nucleari, assicurando che non vi saranno altri aumenti della tassazione o altri costi fino al 2025.
Notizia segnalata daAmbasciata d'Italia - SLOVACCHIA