Uno schema del governo indiano per sostenere lo stoccaggio di energia attraverso batterie ha ricevuto offerte per un totale di 130 gigawattora di proposte, più del doppio dei 50 GWh previsti di capacità che gli incentivi sosterranno, fanno sapere i media locali.

Le batterie, insieme al solare fotovoltaico, erano state incluse a metà del 2020 in un gruppo di otto “settori campioni” in cui il governo avrebbe incentivato la produzione nazionale attraverso il suo schema di incentivi alla produzione. Le autorità indiane hanno descritto la produzione di batterie per celle chimiche avanzate come “una delle maggiori opportunità economiche del 21esimo secolo”.

Si prevede che il sostegno attraverso questo programma stimoli gli investimenti manifatturieri nazionali, ma faciliti anche la creazione di domanda nel settore dei sistemi di accumulo di energia stazionario e in quello dei veicoli elettrici.

Dieci tra società indiane ed estere hanno risposto alla richiesta di proposte del ministero delle Industrie pesanti (Mhi) pubblicata nell’ottobre 2021. Tra gli offerenti ci sono Reliance New Energy Solar (Rnes), una sussidiaria del principale conglomerato industriale indiano Reliance Industrie, e il produttore di parti e apparecchiature automobilistiche Lucas Tvs.

Secondo le informazioni rese note, saranno presto disponibili altre gare d’appalto per diversi gigawattora di energia, inclusa una gara pilota da 1.000 megawattora da parte della Solar Energy Corporation of India (Seci) e una da 4.000 MWh. 

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