Le esportazioni spagnole tra gennaio e agosto 2021, pari a oltre 201,6 mld euro, hanno fatto registrare un nuovo massimo storico, crescendo non solo del 22% rispetto al 2020, ma anche del 4% rispetto al 2019, anno non influenzato negativamente dalla pandemia sanitaria.

Le aziende spagnole hanno tratto beneficio dalla ripartenza dell’economia mondiale sostenuta dai finanziamenti dei governi e dalla crescita della domanda dopo la pandemia. La ripresa però è fragile ed è minacciata dall’aumento del prezzo del petrolio, del gas e dall’inflazione.

Per quanto riguarda le importazioni, la ripresa è ancora più evidente: infatti la Spagna importa il 7% in più di quello che esporta. Per questo, il deficit commerciale ha raggiunto quasi 11 mld euro.

Lo squilibrio della bilancia commerciale spagnola è causato principalmente dalla dipendenza energetica del Paese iberico, con prezzi crescenti sia dell’elettricita’ che delle materie prime, principali voci che spiegano l’attuale aumento dell’inflazione.

Alla luce di tali dinamiche inflattive, la crescita delle esportazioni risulta in parte “gonfiata” dall’aumento generalizzato dei prezzi. Tale crescita rischia pero’ di rallentare nel medio periodo: se le materie prime scarseggiano, le imprese spagnole esporteranno meno e non riusciranno a rispondere adeguatamente alla ripresa della domanda. Uno dei settori più colpiti, in tal senso, è quello automobilistico.

 

(19/10/2021)

Fonte: https://www.expansion.com/economia/2021/10/19/616f102ce5fdea2f318b45a3.html?emk=NEXPPRMBN

Notizia segnalata da
Ufficio ICE di Madrid