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27/08/2021 - Il Ministero Delle Finanze Ceco presenta le previsioni economiche per il 2021 e 2022

Il Ministero Delle Finanze Ceco presenta le previsioni economiche per il 2021 e 2022

Il Ministero delle Finanze Ceco ha recentemente presentato le previsioni sull’economia del Paese, che faranno da base alla redazione del progetto di legge di bilancio statale per il 2022.Secondo i tecnici del Ministero delle Finanze, la pandemia ha causato nel 2020 una recessione del 5,8%  dell’economia del Paese, che ha fatto registrare una contrazione in tutti i settori economici, ad eccezione della spesa pubblica.Il miglioramento della situazione epidemica, a cui contribuiscono la vaccinazione della popolazione e il relativo allentamento delle restrizioni, invece, sosterranno nel 2021 una crescita del PIL del 3,2%, che sarà trainata da tutte le componenti della domanda interna, principalmente investimenti e consumi delle famiglie. Tuttavia, a causa dell'elevata dinamica delle importazioni, la bilancia commerciale con l'estero dovrebbe rallentare leggermente.Principalmente a causa della continua ripresa dei consumi privati, la crescita economica della Repubblica ceca potrebbe accelerare al 4,2% nel 2022. È probabile che gli investimenti in capitale fisso mantengano uno slancio relativamente forte e l'economia torni ad essere leggermente sostenuta dalla bilancia del commercio estero, migliorata dalla crescita dei mercati di esportazione e dall'eliminazione delle strozzature nelle catene di approvvigionamento.D'altro canto, secondo il Ministero delle Finanze ceco, vi sono significative pressioni inflazionistiche nell'economia. I costi elevati dell'energia e delle altre materie prime si stanno gradualmente riflettendo in altre aree di prezzo, compresi quelli al consumo. Pertanto, per il 2021 è stata alzata la previsione del tasso di inflazione medio al 3,2% e per il 2022 al 3,5%, ovvero al di sopra della fascia di tolleranza dell'obiettivo di inflazione della Banca nazionale ceca.L'andamento del mercato del lavoro resta positivo. Nonostante la fine della maggior parte delle misure di stimolo fiscale, non vi è stato alcun aumento significativo della disoccupazione. Apparentemente ciò è dovuto all'allentamento delle restrizioni antiepidemiche e alla forte domanda di lavoro in alcuni settori, in particolare l'industria. Tuttavia, il tasso medio di disoccupazione, secondo l'Indagine sulla forza lavoro, dovrebbe aumentare al 3,0% nel 2021 a causa degli effetti ritardati della crisi economica. Nel 2022, grazie alla ripresa economica, potrebbe scendere al 2,7%.  Il settore delle Amministrazioni pubbliche nel 2021 è invece pesantemente gravato dalla situazione causata dall'epidemia di coronavirus, dalle sue conseguenze economiche, dalle misure di sanità pubblica e dalle politiche di stimolo fiscale. Si prevede quindi un deficit del 7,7% del PIL quest'anno. La politica fiscale espansiva dovrebbe invece portare a un disavanzo strutturale del 6,1% del PIL e un aumento del debito al 43,5% del PIL. Nel 2022 né l'economia né gli equilibri delle finanze pubbliche dovrebbero, al contrario,  risentire degli effetti dell'epidemia. Con il consolidamento avviato, si stima che  il deficit raggiungerà il 5,0% del Pil e il debito salirà al 46,2% del Pil.Le previsioni ottimistiche del Ministero delle Finanze ceco  però, come ammesso dallo stesso Dicastero, devono tenere conto di una serie di possibili rischi il principale dei quali è lo sviluppo negativo della situazione epidemica e l’insorgere di nuove mutazioni del coronavirus. Tra i rischi interni devono poi essere considerati  anche gli sviluppi nel settore automobilistico e la sopravvalutazione dei prezzi degli immobili residenziali. Il rinvio dei consumi delle famiglie durante l'epidemia può essere invece identificato come un rischio positivo, la cui ulteriore attuazione potrebbe accelerare la crescita economica.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - REP.CECA