Il Giappone intende raddoppiare la capacità della sua rete elettrica tra le varie regioni prevedendo un potenziamento che potrebbe raggiungere i 23 milioni di kilowatt, La mossa ha lo scopo di sostenere il Giappone nell’azzeramento delle emissioni di gas serra previsto entro il 2050, obiettivo per raggiungere il quale le fonti di energia rinnovabile - inclusa quella eolica offshore - sono fondamentali.

Le infrastrutture giapponesi sono rimaste indietro rispetto all'Europa, che ha reti transfrontaliere che permettono ai vari paesi di condividere circa il 20% dell'elettricità generata per compensare le fluttuazioni nella fornitura. In Giappone, le compagnie elettriche hanno monopolizzato la loro presenza in alcune aree, con il risultato di collegamenti interregionali poco efficienti.

Nell'anno fiscale 2019, l'utilizzo della rete interregionale è stato di 87,4 miliardi di chilowattora, pari a solo l'8,5% della produzione totale di elettricità del Paese. Usando le fonti eoliche offshore, il Giappone intende ora generare circa 130 miliardi di kWh l'anno, pari a circa il 10% della produzione elettrica totale del paese. I nuovi progetti di infrastrutture della rete prevedono che l'80% dei parchi eolici siano situati al largo delle isole principali del Paese, ossia Hokkaido, Honshu e Kyushu. L'elettricità da essi generata verrebbe poi inviata alle aree metropolitane come Tokyo e Osaka.

Notizia segnalata da
Agenzia ICE